Politica
21 Marzo 2018
Asp ha iniziato a inviare le domande all'Inps ma continua la polemica sulle mancate erogazioni

Reddito di inclusione, M5S: “Alvisi smentita dai suoi stessi dirigenti”

di Redazione | 3 min

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Ilaria Morghen, Paolo Pennini e Angela Alvisi

“La signora Avisi deve lasciare il posto, subito, visto che viene smentita dai suoi stessi dirigenti”. Sono accuse pesantissime quelle mosse dal M5S nei confronti della presidente di Asp, alla quale aveva già chiesto le dimissioni dopo il caso della mancata erogazione del Rei (Reddito di Inclusione).

La ‘smentita’ oggetto dell’attacco è contenuta nella risposta all’interpellanza firmata dal responsabile Area Affari Generali, Fabrizio Samaritani, che scriveva che “non siamo in grado di sapere quante domande saranno accettate né tantomeno sapere quanti sono i componenti per nucleo famigliare”.

Dichiarazione che, secondo i grillini, stona con quanto affermato dalla stessa Alvisi che aveva rigettato la domanda presentata dall’attivista Paolo Pennini perché “risulta non avere i requisiti previsti per il Rei: risulta infatti non avere minori a carico ed essere da solo nel nucleo familiare”. Il Movimento, però, ha dimenticato di riportare anche la frase successiva dell’Alvisi: il cittadino ha dichiarato che nel nucleo c’è una persona con disabilità e almeno un suo genitore o un suo tutore mentre in realtà, come emerso dagli accertamenti, queste figure non esistono.

Tanto basta – nonostante l’annuncio dell’attesa attivazione della piattaforma Inps in cui l’Asp potrà inserire le domande già pervenute anche in formato cartaceo – per far andare il M5S su tutte le furie: “Qualcosa non funziona all’Asp: o i dirigenti non comunicano tra di loro le difficoltà del loro istituto o chi è andato a rilasciare dichiarazioni sui giornali ha mentito, sapendo di dare informazioni impossibili da elaborare come afferma un suo dirigente”.

“La direttrice ha commesso enormi irregolarità: non ha fornito un servizio essenziale ai cittadini in grave difficoltà, ha divulgato informazioni coperte da privacy a mezzo stampa, informazioni di cui non era a conoscenza il funzionario del suo stesso istituto e che quindi, forse, sono state recuperate in qualche altra maniera non conforme. Il dubbio sorge spontaneo, non si può permettere una approssimazione così grossolana da un dirigente pubblico che che gestisce informazioni sensibili e denaro pubblico per finalità sociali”.

“Siamo arrivati a una conclusione: basta – tuonano i pentastellati -. Alvisi deve mollare la poltrona, almeno per un sussulto di dignità personale. I suoi atti, i suoi funzionari smentiscono comportamenti non in linea con le sue funzioni, nell’assordante silenzio dell’assessorato competente che si è ben guardato dal difendere pubblicamente certi comportamenti”.

“L’Asp gestisce decine di milioni di denaro pubblico e ci spaventa la superficialità con cui chi lo dirige lo maneggia – rincara la dose il M5S -. Serve un tecnico competente, capace, che sia in grado di dare efficienza ad un ente che appare allo sbando più totale. Si deve cambiare, quattro mesi di assenteismo su una pratica per i cittadini ferraresi poveri sono un oltraggio a chi ha difficoltà a sopravvivere quotidianamente. Avevamo ragione noi: il servizio non è stato erogato nei termini di legge. Ci girino attorno come vogliono, ma questa è una certezza”.

Intanto da questa settimana i dipendenti Asp possono inserire le domande per il Rei da inviare all’Inps. Le richieste inserite dallo scorso 1° dicembre (ovvero da quando l’Asp si è attivata per raccogliere le domande in forma cartacea) sono 571 delle quali 7 cancellate, 25 respinte, 5 in attesa di autorizzazione, 355 in fase di verifica e 179 in erogazione. Queste ultime però sono probabilmente domande Res in quanto sono le uniche per le quali il sistema regionale permette il completamento.

Ora che sono attive tutte le funzionalità utili, “Asp si attiverà per la conclusione delle pratiche per evitare ulteriori disagi ai cittadini – si legge ancora nella risposta di Samaritani -. Il periodo di durata di 18 mesi di contributo resterà invariato in quanto Inps accrediterà ai beneficiari tutta la somma dovuta, indipendentemente da quando è stata inviata la domanda”.

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