Angela Alvisi
“Asp ammette l’errore”. L’attacco di Paolo Pennini – la cui voce è rappresentata dall’esposto del Movimento 5 Stelle di pochi giorni fa – arriva quasi simultaneo alla risposta che Asp ha fornito in merito alla mancata erogazione del Rei (Reddito di Inclusione) che “a 4 mesi dalla strombazzata sulla stampa – per citare le parole del M5S – non è ancora stato evaso”. Una “strombazzata” quindi forse “prematura”, che ha creato non indifferenti problemi anche alla stessa azienda assistenziale ferrarese.
“L’Asp è per i comuni di Ferrara, Masi Torello e Voghiera il soggetto pubblico deputato a raccogliere le domande e a trasmetterle all’Inps dopo aver effettuato la verifica della veridicità delle dichiarazioni – spiega l’amministratrice unica Angela Alvisi – purtroppo però non si riesce a completare l’attività in quanto non ci è stato abilitato l’accesso al portale dell’Inps”.
Quello che la consigliera pentastellata Ilaria Morghen ha definito in un primo momento “un problema informatico del Comune di Ferrara” che impedisce l’invio delle domande all’Inps, è da ricondurre invece al fatto che “l’istituto (Inps, ndr) non riconosce le Asp quali soggetti autorizzabili”.
Un impedimento che ha coinvolto anche la Regione nella serie di intoppi che ad oggi portano i cittadini inferociti a rivolgersi presso l’Asp ferrarese rivendicando una promessa che, a giudicare dalla ‘strombazzata’, avrebbero già dovuto avere in tasca già da gennaio.
“La Regione, con nota del 30 novembre – scrive Alvisi – comunicava che il portale regionale (sul quale si inseriscono le domande, ndr) non era in grado di ricevere le domande Rei in quanto gli applicativi erano in fase di predisposizione”. Uno degli applicativi in questione abilitava la possibilità di effettuare le verifiche comunali, che “per legge dovevano essere effettuate entro 15 giorni”, puntualizza Pennini. Ma “per evitare disagi ai cittadini e su indicazione della stessa Regione – controbatte Asp – abbiamo iniziato a raccogliere le domande su carta per poi chiedere ai cittadini di tornare per l’inserimento della domanda telematica con firma contestuale”.
Questo ha comportato non solo lo sforamento dei 15 giorni previsti per le verifiche comunali, attivi da poche settimane, ma anche un ulteriore lavoro per i funzionari Asp, che ad oggi contano in totale 571 domande inserite, delle quali 7 cancellate, 25 respinte, 5 in attesa di autorizzazione, 355 in fase di verifica e 179 in erogazione. Queste ultime “sono certamente relative al Res (Reddito di Solidarietà) – spiega Alvisi – un’ulteriore misura di sostegno al reddito che amplia la platea di coloro che possono fruire di tali strumenti di sostegno, uscita prima del Rei e inseribile nello stesso portale regionale, unica di cui il sistema ne premette il completamento”.
E lo permetterebbe anche a “coloro che utilizzano agenti provocatori per denunciare incapacità o incompetenze dei servizi pubblici – attacca Alvisi – se non fosse che causano spreco di tempo nella lavorazione di una pratica Rei immaginaria – riferisce, dopo aver visionato la domanda cartacea di Pennini – in quanto, dalle verifiche effettuate, risulta non avere i requisiti previsti per il Rei. Risulta infatti non avere minori a carico, essere da solo nel nucleo familiare (nonostante abbia dichiarato che nel nucleo c’è una persona con disabilità e almeno un suo genitore o un suo tutore), non vi è la presenza di donna in gravidanza, è disoccupato ma non ha un’età superiore a 55 anni, sempre a differenza di quanto dichiarato”.
Ad oggi, comunque, Asp non è ancora abilitata ad inviare tramite portale le domande all’Inps, che, come ha confermato la Regione in un’e-mail del 15 febbraio, “verrà implementata a breve”.
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