Politica
15 Marzo 2018
Morghen scrive al sindaco: "Non può 'riavvicinarsi ai cittadini' se i dirigenti da lui nominati si permetto di intimorire gli utenti". L'Asp: "Chi ha diritto percepirà il contributo"

Reddito di inclusione, il M5S chiede le dimissioni di Alvisi e Sapigni

di Redazione | 3 min

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Ilaria Morghen, portavoce e consigliera comunale del Movimento 5 Stelle di Ferrara, insieme all’attivista Paolo Pennini torna sul caso Rei, che aveva portato a un esposto alla Finanza, perché “la misura del sostegno al reddito varata dal Pd non è mai stata erogata, contrariamente a quanto sbandierato dai rappresentanti politici locali”.

“Quello che è grave – secondo i pentastellati – è la strumentalizzazione dello stato di povertà ai fini del guadagno del consenso elettorale a cui non è stata corrisposta nessuna elargizione. La signora Alvisi ha sostenuto a mezzo stampa, anziché rispondere ad una corretta interpellanza istituzionale presentata dalla consigliera Morghen, che l’impedimento procedurale è imputabile a tutt’oggi ‘alla mancata abilitazione all’attività di trasmissione delle pratiche all’Inps’”.

Il M5S chiama allora in causa la legge 147/2017, che all’art. 9 recita: “entro 15 giorni lavorativi dalla data richiesta del Rei […] le domande possono essere inoltrate attraverso il sistema delle agevolazioni sulle tariffe energetiche (Sgate) secondo adeguate modalità telematiche predisposte dall’istituto non oltre il 31 ottobre 2017”.

“Un metodo già funzionante e alternativo a quello dell’Inps – assicurano i Cinque Stelle -. Questo aggrava l’ulteriore affermazione che “l’accesso al portale Inps non è ancora abilitato”, rendendo di fatto impossibile l’erogazione del denaro pubblico a chi versa in stato di bisogno e conferma pertanto quanto da noi dichiarato”.

Ora l’appello è rivolto a Tiziano Tagliani. “Chiediamo al sindaco, che in sede discussione Dup ha asserito che non avrebbe aumentato i fondi all’Asp per il sostegno alla povertà poiché sussistevano già le misure Rei e Res, di ammettere definitivamente tutta la verità”.

In particolare “chiediamo come pensa di ‘riavvicinarsi ai cittadini’ quando dirigenti da lui nominati ai vertici degli enti pubblici comunali si permetto di intimorire gli utenti che denunciano i disservizi e che utilizzano impropriamente i dati sensibili dei medesimi per finalità non istituzionali. Infine gli chiediamo le dimissioni della signora Alvisi e del vertice politico dell’Asp, l’assessore Sapigni”.

Non tarda ad arrivare la breve replica della presidente Asp che conferma quanto ha già dichiarato circa le “problematiche di abilitazione per l’inserimento dei dati”, rilevando che “i cittadini che avranno diritto al Rei lo percepiranno comunque per i 18 mesi previsti dalla legge”. Per quanto riguarda l’interpellanza presentata, “Asp ha 30 giorni per rispondere (quindi entro il 23 marzo)” ricorda Alvisi che infine invita la consigliera Morghen “a venire nei nostri uffici per verificare di persona quanto da me affermato”.

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