Politica
19 Maggio 2024
Vogliono promuovere "una cultura che vada oltre l'intrattenimento" mentre si impegnano a "raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica"

La Comune presenta i punti 3 e 4 del programma: Arte, cultura e clima

di Redazione | 3 min

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Ferrara città delle arti e delle culture e Ferrara città per il clima sono i punti tre e quattro del programma della comune a tenere banco durante l’ormai consueto incontro di presentazione che ha visto Anna Zonari al Consorzio Factory Grisù sabato mattina.

Vogliono promuovere “una cultura che vada oltre l’intrattenimento” valorizzando ciò che si produce “ogni giorno in questa città” e offrendo “spazi sostenibili per fare arte, musica e teatro”, possibilmente evitando di chiuderli. “Proporre cultura – spiegano – significa fare un investimento sulle persone, non solo quelle che ne beneficiano, ma anche quelle che la producono con la propria passione, creatività e spesso, purtroppo, in condizioni precarie che non consentono investimenti e una programmazione di medio e lungo termine”. Di conseguenza significa anche parlare “di lavoro, di occupazione di qualità, di investimenti sulle lavoratrici e i lavoratori di questo settore e conseguentemente sulle attività di ricezione turistica”.

“Vanno arricchite e ampliate” le tradizionali attività delle biblioteche, dal prestito librario all’organizzazione di eventi culturali. Lo scopo è “fare in modo che esse diventino luoghi vivi, presidi territoriali sempre più capaci di fornire anche servizi utili alle cittadine e ai cittadini”. Allo stesso tempo “occorre riorganizzare e sviluppare il sistema bibliotecario esistente puntando sull’assunzione e la formazione di personale interno, estendendo l’orario di apertura, incrementando i fondi per gli acquisti e le attività culturali”.

Parallelamente alla promozione di eventi culturali, che “è fondamentale sviluppare una strategia di gestione del turismo culturale che tuteli il patrimonio e l’ambiente, garantendo un turismo sostenibile e responsabile, individuando di volta in volta i luoghi più idonei, che non implichino la distruzione di aree verdi o l’appropriazione da parte di privati degli spazi pubblici”. In questo senso sarebbe fondamentale la realizzazione del Parco Urbano Sud attrezzandolo per grandi eventi.

Infine, la Fondazione Ferrara Arte andrebbe “rivista nel suo statuto, affinché ritorni sotto il controllo del Comune e in particolare del Consiglio Comunale per una trasparente e corretta gestione del budget, come la legge prevede, e possa essere rendicontata e tutti i cittadini”.

Ferrara deve po “impegnarsi per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica”. Serve per questo pensare la città “come un ecosistema: energia, circolarità, mobilità, nature urbane, diritti alla città e agli spazi pubblici per tutte e tutti”. Così nel programma hanno “identificato una visione che a sua volta sottende a una strategia fondata su: contrasto dell’inquinamento dell’aria anche attraverso il ridimensionamento della mobilità automobilistica che emette gas climalteranti, l’efficientamento energetico degli edifici, la rinuncia ad interventi che promuovono il «biometano»; investimento su forme di auto produzione delle energie rinnovabili, come ad esempio le comunità energetiche, iniziando ad esempio dagli edifici e aree pubbliche; priorità alla mobilità pubblica e dolce; una trama  verde composta di aree (parchi e giardini) e corridoi verdi ed ecologici che mettano in relazione le aree urbane (centro storico, quartieri periferici, frazioni) con la campagna; azzeramento del consumo di suolo, depavimentazione dove possibile e ripensamento degli spazi pubblici e delle infrastrutture a rete per fronteggiare i rischi derivanti da alluvioni e allagamento delle zone abitate, sia in città che nelle campagne”.

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