di Giuseppe Malatesta

Comacchio. Non si placa la polemica sul concerto di Jovanotti previsto al Lido degli Estensi per il 20 agosto, anzi la questione agita quotidianamente ambientalisti e animalisti che contestano apertamente la location dell’evento e chiedono di trovare un’alternativa al più presto.

Partita con l’hashtag #NoJovaBeachParty lanciato dal birdwatcher gorese Menotti Passarella, la campagna di boicottaggio ha preso forza anche sulla scorta di un precedente che faceva ben sperare, quello che ha visto il Comitato civico ‘No Party alla Palude’ spodestare il palco di Jovanotti dalla spiaggia di Torre Flavia, sul litorale laziale di Ladispoli.

Qualche mese dopo è la volta dei Lidi comacchiesi, un caso su cui Enpa, Lipu, Aoser (l’associazione regionale ornitologi) e lo stesso Comitato romano non hanno tardato a mettere bocca, con dichiarazioni di sostegno alla causa di Passarella. L’unico sì ‘istituzionale’ è quello della Lega, pronunciato dalla deputata Maura Tomasi. E mentre il popolo della rete, cittadini e fans con tanto di biglietto già in tasca si dividono tra favorevoli e contrari allo show musicale (forse con una leggera prevalenza dei primi) l’amministrazione comunale è tornata sull’argomento in queste ore.

Dopo le dichiarazioni piccate del sindaco Marco Fabbri, è l’assessore al turismo Riccardo Pattuelli ad intervenire con una secca smentita sulla “possibilità di spostare l’evento in un’altra location: la scelta del luogo e la data del concerto sono state fissate dall’organizzatore e non ci risultano spostamenti, la data è stata frutto proprio della consapevolezza dei limiti temporali per la nidificazione del fratino, che perdura di norma fino a luglio in aree non densamente frequentate”.

“Quel tratto di spiaggia libera di Lido degli Estensi – aggiunge Pattuelli – viene utilizzato abitualmente dai bagnanti durante la stagione balneare e in ogni caso gli aspetti tecnici e logistici verranno valutati nelle sedi preposte. Le dune non saranno interessate dall’evento, ma al contrario c’è un impegno da parte dell’organizzazione per delimitarle e proteggerle: si sta lavorando per la migliore accoglienza possibile per il pubblico del concerto”.

“Il Jova Beach Party e il Wwf Plasticfree Tour – conclude l’assessore – saranno insieme in questa occasione proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica e per offrire soluzioni concrete rispetto una delle principali emergenze ambientali del pianeta, la stessa che sta mettendo a rischio molte specie animali e minacciando la salute umana, vista la contaminazione da plastica delle catene alimentari”.

Con buona pace dei #NoJovaBeachParty?