Attualità
18 Marzo 2017
Il grido di sdegno via facebook di una donna di fronte alle ‘morti di solitudine’

Epigrafe per un uomo invisibile

di Marco Zavagli | 3 min

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“Era un uomo invisibile. È morto di stenti, nella sua casa, senza cibo, luce gas e acqua. Si muore ancora così a Ferrara (Italia)”. È l’epigrafe che una ferrarese posta su facebook per gridare lo sdegno di fronte alla morte di “un uomo invisibile”.

L’uomo si chiamava Paolo. Aveva 58 anni. I vigili del fuoco, allertati dal vicini che non lo vedevano più da alcuni giorni, una volta sfondata la porta dell’appartamento in via Ippolito Guidetti lo hanno trovato a metà febbraio privo di vita sul suo letto. Ancora vivo, ma provato da tanti giorni di inedia, il suo cagnolino, Rocky. A chiedere di dare una voce postuma a una delle tante storie di solitudine di cui è vittima Ferrara è una vicina di Paolo, Roberta Barbieri, che ci racconta la parabola degli ultimi mesi di vita dell’uomo, prima di quella triste fine.

Paolo era rimasto senza lavoro da qualche tempo, “ed anche i piccoli lavoretti saltuari non era più in grado di farli, probabilmente per l’aggravarsi della salute, dato che era molto dimagrito”. Pian piano non fu più in grado di fronteggiare le spese e, “mi han detto, visto che non avevamo contatti molto stretti, che per mangiare andava alla Caritas… il resto luce, gas e acqua glieli avevano già piombati da un po’”.

“È assurdo è raccapricciante – riflette Roberta – che una persona indigente non abbia un aiuto da parte delle istituzioni; era un uomo, come ho scritto, abbandonato a se stesso. Non aveva legami con i familiari (figlia, nipote giovanissimo e fratelli). Pare che sia intervenuto uno zio per il funerale. Il cane, chiuso con lui per giorni, fortunatamente ha trovato una famiglia che lo ha adottato”.

Quello di Paolo è un dramma non isolato. Evidentemente la solitudine lascia proseliti da queste parti. Come lui sono state trovate morte in casa diverse persone solo nelle ultime settimane. Un uomo di 55 anni in via Ripagrande il 13 febbraio.

L’11 marzo è stato trovato in avanzato stato di decomposizione un anziano di 89 anni nella sua abitazione in via Mulinetto. Dieci giorni prima è stata la volta in via San Romano di una donna di 56 anni deceduta da tre mesi. A dicembre in via Fiume il turno di un altro uomo invisibile.

Morti che, secondo Roberta, “indignano per la totale indifferenza di tutti. Paolo viveva in quell’appartamento da almeno 30 anni; prima abitava col padre, deceduto da anni, e due fratelli più giovani che presto se ne sono andati. Poi io ho cambiato casa e non l’ho visto finché sono tornata nel rione. Era burbero, schivo. Ma non si può credere che nel 2017 avvengano ancora fatti del genere in una Ferrara mediamente evoluta e dotata. Invece è successo proprio qui, a due passi dall’ Ipercoop, dal Decathlon, Famila, Day Surgery, e negozi, ambulatori e market di vario genere”.

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