Riprende domani, venerdì 10 maggio, alle ore 11.30, il processo per diffamazione aggravata intentato dal sindaco di Ferrara Alan Fabbri contro il direttore di Estense.com Marco Zavagli.
La vicenda ha avuto inizio il 23 ottobre 2020, quando Marco Zavagli ha pubblicato l’editoriale “La propaganda, l’industria che funziona meglio a Ferrara”. Nell’articolo, il giornalista analizza la strategia comunicativa del sindaco di Ferrara, contestando alcuni asseriti successi dell’amministrazione comunale e definendo “propagandistica” l’attività comunicativa del Comune. Attività, tra l’altro, censurata di recente anche dal Corecom.
Il pubblico ministero Ombretta Volta aveva chiesto l’archiviazione affermando che “le espressioni utilizzate nell’articolo rappresentano l’esercizio del diritto di cronaca e di critica del giornale e del giornalista”.
Il sindaco si era opposto alla richiesta di archiviazione e la sua opposizione era stata accolta dal gip Carlo Negri, secondo il quale il termine propaganda “calato nella dimensione politico-istituzionale, evoca precedenti storici, anche drammatici, di saturazione del sistema informativo a scopo manipolatorio, gettando così un’ombra lugubre su chi la esercita”.
Lo stesso gip, nelle sue motivazioni, premetteva che la sua decisione è “lontana dal costituire una deliberazione in ordine alla colpevolezza dell’indagato” e specifica che le affermazioni contenute nell’articolo non sono state valutate “in termini di verità”.
Nell’ultima udienza il giudice Giuseppe Palasciano aveva accolto gran parte dei testi presentati dalla difesa, sostenuta dall’avvocato Federico Orlandini, che aveva chiesto di sentire in aula sindacalisti, comuni cittadini bannati dalla pagina istituzionale del sindaco o attaccati per scopi non amministrativi, tecnici Ausl e dirigenti comunali, oltre allo stesso sindaco e ai suoi collaboratori più stretti: il portavoce Michele Lecci e l’ex capo ufficio di comunicazione Filippo Manvuller.
Domani, se sarà presente, dovrebbe essere sentito Fabbri in qualità di parte offesa. Si procederà poi con gli altri testi del pm e della parte civile.
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