Amsef, approvata la vendita
Approvato l’avvio del percorso di vendita di Amsef e respinta la richiesta di sospensione fino al 31 gennaio, avanzata da Fabio Anselmo
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In quegli anni a Ferrara permisero di sfogare abbastanza il mio liberalismo: tagliammo la spesa corrente, riducemmo le tasse, abbattemmo il debito pubblico, vendemmo la quota di azioni Hera non vincolate dal Patto di sindacato
Sabato 20, dalle ore 15 alle ore 17:30, Fratelli d’Italia organizza un banchetto per raccogliere le istanze della cittadinanza in piazza Trento Trieste
"Per rimpinguare le casse del Comune di Ferrara cominciano a vendere i gioielli di famiglia". Alfredo Valente, ex presidente di Amsef srl e assessore nella giunta Sateriale, entra a gamba tesa nel dibattito sulla dismissione della partecipata
Giada Zerbini, Simone Buriani e Leonardo Uba della missione Lavoro e Sviluppo della segreteria comunale del Partito Democratico di Ferrara intervengono sulla delicata questione dei dipendenti comunali
Cinesi sì, cinesi no. Non c’è solo la connotazione geografica dei flussi turistici in città a gelare i rapporti tra Comune di Ferrara e Ascom. La diatriba viene da lontano e il sindaco Tiziano Tagliani, dopo aver sorvolato con un discutibile “scunzamnestra” sulle critiche via social del direttore Davide Urban, torna sull’argomento.
E lo fa rimanendo fermo sulle proprie convinzioni, pur aprendo la porta alla possibilità di tornare a sedersi attorno a un tavolo per discutere di strategie attrattive per la città.
E così, dopo la replica di Urban e del presidente Giulio Felloni che chiedevano di andare oltre alla città dormitorio, il primo cittadino ribadisce che “il primo a sorprendersi della sistematica delegittimazione e negazione dei positivi risultati ottenuti dalla amministrazione in campo turistico sono proprio io”.
Tagliani ricorda come “già all’indomani della conferenza stampa sui risultati straordinari e riconosciuti in tutta Italia della mostra sull’Orlando Furioso, ebbi modo di rappresentare al dr. Urban che rilevare in senso critico come alla mostra vi siano più visitatori emiliano romagnoli che da territori più lontani era una affermazione tanto banale quanto inutile. Sarebbe davvero strano il contrario”.
Altrattanto stupito Tagliani si dice nel notare “che il direttore di Ascom, a fronte della rinnovata assenza alla conferenza stampa, ha fatto un post rilevando che la presenza dei cinesi non fa bene al nostro turismo dimostrando con ciò di non conoscere i dati che vedono un aumento di italiani di oltre il 10% (+ 40.000) valore medio più alto in Regione, come riconosciuto dall’assessore regionale al turismo”.
Ecco perché allora, a fronte della “dichiarata disponibilità collaborativa” offerta dai vertici Ascom, “mi sarei aspettato una discussione sul merito e non una liquidazione del lavoro di tante persone (pubblico e privato) con un click”.
Tagliani tocca quindi una questione annosa, quella della tassa di soggiorno, che ha permesso di destinare oltre 600mila euro nell’ultimo anno alle iniziative di Ferrara Arte. E questo mentre Urban auspicava di dirottare parte di quei proventi verso una cabina di regia che includesse organizzazioni del turismo e le associazioni di categoria.
“Ho il dovere – conclude infatti il sindaco – di difendere questo lavoro, posto che in città non sono poi tanti gli effettivi contributi positivi agli obiettivi comuni (e non del Comune) se ci sono idee diverse sull’utilizzo della imposta di soggiorno per aprirsi al “mercato europeo” parliamone”.
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