A Ferrara sgorgano nuove sorgenti. Niente a che fare con la nascita di una oasi di biodiversità, quanto con una grossa perdita di acqua che continua a riversarsi copiosa in un campo. Il guasto alla rete idrica si sta verificando da giorni in via Prinella e, oltre allo spreco di acqua pubblica, sta allagando totalmente un terreno agricolo.

La segnalazione arriva da Lorenzo Lazzari, attivista del M5S e residente di via Prinella. “È da sabato scorso che si è iniziata a vedere la perdita – racconta Lazzari a Estense.com -, ma è da lunedì che è così  forte. Il problema, a mio avviso preoccupante, è già stato segnalato a Hera da 3-4 giorni consecutivi ma dopo una settimana ancora non si è mosso niente”.

In effetti, almeno nel momento in cui scriviamo, non risultano interventi da parte della multiutility per riparare il guasto e fermare l”emorragia’. Un ritardo (o disinteresse?) che causa non poca irritazione negli abitanti della via, mentre osservano il torrente che giorno dopo giorno si sta sempre più trasformando in un fiume in piena.

“Non è così visibile e impattante all’opinione pubblica come l’allagamento di Pontelagoscuro di questa estate o di venerdì a Cento solo perché ha allagato la campagna circostante e non la strada – commenta Lazzari  -, ma se si pensa che addirittura la terra agricola non riesce più ad assorbire l’acqua, immaginate quanta ne può essere uscita».

Non è frutto dell’immaginazione che la rete idrica della città di Ferrara sia un colabrodo. Lo aveva già ammesso – con parole diverse –  l’assessore comunale all’ambiente Caterina Ferri, sia in sede di presentazione del bilancio ambientale che in consiglio comunale:  “Le perdite hanno subito incremento importante soprattutto con il sisma – ha osservato nell’ultima occasione -: da 29% siamo passati al 39% del 2015 con una lieve riduzione al 38,9% nel 2016. Non sono percentuali che ci possiamo permettere: abbiamo chiesto al gestore investimenti e ci sono 2,2 milioni a disposizione per il miglioramento”.

In attesa di un intervento infrastrutturale deciso, parlano i dati: nel 2016 abbiamo perso l’equivalente di quasi 4,3 milioni di metri cubi d’acqua, oltre 11.700 al giorno, circa 32mila litri per abitante. E via Prinella è solo un piccolo grande esempio di uno spreco che costa caro perché “l’acqua è un bene di valore inestimabile e la possibilità di disporne con facilità nelle nostre abitazioni ci induce spesso a sottovalutarne l’importanza”. Lo scrivevano i consiglieri Bertolasi e Turri (Pd) in un ordine del giorno sulla “promozione di politiche di contrasto allo spreco di acqua” approvato lunedì scorso in consiglio comunale. Lo stesso giorno in cui la situazione di via Prinella si è aggravata.