Copparo
28 Ottobre 2019
Il disappunto della promessa copparese dopo la chiusura dello skate park: “A Parigi 2024 ci vorrei ancora credere. Ma così la vedo dura”

Miriam corre verso le Olimpiadi, ma il Comune le mette i freni

di Redazione | 3 min

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di Cecilia Gallotta

Copparo. Il sogno di Miriam rischia di infrangersi. E non è solo il titolo comparso nell’edizione di lunedì sul blog ‘Faccio il sovversivo’, ma l’amara realtà riportata dalle stesse parole della ventunenne copparese Miriam Zanella dopo la chiusura della rampa presso lo skate park di Copparo, che mette un potente freno ai sogni della quasi campionessa italiana di skate.

“Ai campionati nazionali di settembre sono arrivata quinta” racconta infatti entusiasta, dopo aver spiegato di essersi fin qui allenata completamente come autodidatta. Si può dire che la rampa di lancio della giovane promessa, nel senso letterale e metaforico del termine, sia stata proprio quella che adesso si trova dietro a una transenna.

“Mi sono sempre allenata qui – racconta Miriam – dapprima solo per divertimento, e da un anno e mezzo tutti i giorni, proprio in previsione di disputare gare: la prima prova sono stati i regionali, in marzo, in cui sono arrivata quinta nella prima tappa, terza nella seconda, e l’ultima non ho potuto disputarla per impegni personali”, ci tiene a precisare.

Che la rampa del ‘suo’ skate park stesse per essere chiusa, era un presagio che Miriam aveva avuto da qualche voce, motivo che l’ha spinta a presentarsi una prima volta in Comune e tornare però senza essere ricevuta, come da lei riportato, “dopo che mi era stato detto di attendere”. “Ho allora scritto una mail – dichiara – in cui mi è stato chiaramente detto che dopo la chiusura non ci sarebbe stato nessun progetto per il futuro”.

Chiuso nel cassetto il sogno delle olimpiadi di Tokyo 2020 (“c’è una selezione molto difficile e io gareggio solo da un anno, quindi la Fisr non ha ancora avuto modo di vedermi, né di convocarmi”, riferisce Miriam), all’obiettivo di Parigi 2024 “ci vorrei ancora credere”.

Ma di certo, per raggiungerlo, “non si potrebbe rallentare il ritmo di allenamento tutti i giorni: io non ho la patente – riporta Miriam – perché ho qualche difficoltà economica, e a raggiungere lo skate park Le Mura, a Ferrara, dove ogni tanto vado, riuscirei una volta ogni tanto. Così la vedo dura”.

Ed è proprio lo skate park Le Mura “che prossimamente verrà a fare un sopralluogo per vedere le condizioni delle strutture presenti a Copparo – afferma Miriam, dichiarando di aver parlato con i gestori – per, eventualmente, rimetterle in sesto e prenderle per il proprio skate park”. Una notizia che non ha diminuito il suo pessimismo in merito alle intenzioni della sua amministrazione.

Quello che forse l’amministrazione non sa è che oltre a una potenziale promessa, rischia di perdere anche una cittadina modello: “Il parco è un luogo di aggregazione, e ci sono oltre venti ragazzi con cui mi alleno e faccio skate”, afferma. E alla domanda su cosa avesse risposto alla mail del Comune, ha dichiarato, candidamente, “ho ringraziato per l’attenzione”.

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