Comacchio
27 Dicembre 2018
Due ore di filmati in rete e offline. "Il sindaco prenda esempio: noi a servizio dei cittadini, lui giù dal palco"

Ex Cercom, la battaglia del Comitato ‘No Fabbrica’ diventa un docufilm

di Redazione | 2 min

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Comacchio. “Quando avranno inquinato l’ultimo fiume, abbattuto l’ultimo albero, preso l’ultimo bisonte, pescato l’ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche”. È una celebre citazione (impropriamente attribuita a Toro Seduto) ad aprire il docufilm realizzato dal Comitato ‘No Fabbrica delle Polveri’ dopo l’assemblea organizzata lo scorso 15 dicembre a Palazzo Bellini.

Oltre due ore di filmati, con l’obiettivo di diffondere il più possibile il verbo dei No Cercom, reso disponibile in rete, su Youtube, e perfino offline su dvd che in questi giorni vengono distribuiti agli interessati e a chi non era tra i duecento cittadini seduti in platea ad ascoltare ospiti e relatori (c’erano Marco Stevanin (Studio Terra), Edoardo Bai (Isde), Andrea Malacarne (Italia Nostra), Emanuele Mari (FI), Sandra Carli Ballola, l’onorevole Maura Tomasi e il consigliere regionale M5S Andrea Bertani).

Un incontro pubblico “sensato e completo”: così lo ricordano i membri del Comitato sostenuto da La città Futura, Lega, Forza Italia, Sinistra Italiana, 5 Stelle, ProSecCa, Legambiente, Italia Nostra, Wwf, Lipu, Naturalisti Ferraresi e Alternativa Democratica.

“Il sindaco prenda esempio in quanto a organizzazione di pubbliche assemblee” insiste il Comitato nel presentare il docufilm. “Cittadini, tecnici indipendenti, medici, ingegneri, architetti, esponenti politici interessati al tema: sul palco c’erano queste diverse anime ad offrire preziosi contributi alla cittadinanza. Attraverso una spiegazione integrale ed esaustiva del progetto hanno illustrato gli effetti sulla salute e sull’ambiente della nostra città, dimostrandosi di gran lunga più premurosi di chi la governa”.

“Un’assemblea – prosegue –  di cui siamo più che orgogliosi, che ha ulteriormente evidenziato la miseria di quello che l’amministrazione voleva propinarci al proprio incontro, dando la parola alla sola azienda privata il cui interesse è chiaramente volto al guadagno derivante dalla costruzione della fabbrica. Un’amministrazione che si è nascosta da qualsiasi responsabilità rendendosi cinghia di trasmissione tra azienda e cittadini. Come se sindaco e consiglieri di maggioranza non avessero avuto un ruolo cardine: come dimenticare il voto di avvio della procedura di valutazione del progetto fabbrica? Dietro a quel voto, a favore di una delibera così deprimente per Comacchio ci sono delle persone che devono mostrarsi responsabili davanti ai cittadini. E non stare giù dal palco”.

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