Politica
3 Novembre 2018
Nicola Lodi: "Non ho pensato nemmeno un secondo di danneggiare l'immagine del tricolore, pensate ai vostri vilipendi contro i ferraresi"

“Querelato per vilipendio? Io non mi vergogno”

di Redazione | 3 min

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“Caro sig. Lodi, lei è stato querelato per art. 292-bis vilipendio al pennone”. Nicola Lodi mostra con orgoglio una busta verde, da cui estrae questo messaggio per annunciare pubblicamente di essere stato denunciato dalla procura. ‘Naomo’ si trasforma dunque in burlone, nell’ennesima diretta Facebook, dato che l’art. 292-bis è stato abrogato e tantomeno esiste il “vilipendio al pennone”.

Il suo atto sarebbe comunque perseguibile d’ufficio, dopo il blitz notturno in cui il segretario comunale della Lega ha utilizzato il pennone riservato al Tricolore per far sventolare la bandiera salviniana, ma non certo in base all’articolo 292-bis, bensì per il 292 o, al limite, per il 290 (vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle Forze Armate).

Un gesto che ha sollevato un’ondata di sdegno da quasi tutti i partiti ma che non impensierisce il diretto interessato. “Non c’è stato nessun vilipendio, io non mi vergogno assolutamente di questa azione” commenta Naomo in una classica diretta Facebook.

“Sapevo che sarei finito in procura un’altra volta dopo che il primo cittadino ha invocato la Repubblica, chiedendo di punirmi per il famoso vilipendio alla bandiera”. In realtà il sindaco Tagliani aveva espressamente specificato che non sarebbe stato lui a presentare denuncia, lasciando le valutazioni “a chi a Ferrara rappresenta la Repubblica, anche se la violazione all’art.292 del codice penale è reato che si persegue d’ufficio e la notizia è pubblica”.

“Sono serenissimo perché non è successo nulla” ribadisce il leghista raccontando quello che è accaduto la notte del 31 ottobre. “Era Halloween, in piazza c’era un grande movimento di gente, in tasca avevo la bellissima bandiera e mi è venuta in quel momento l’idea di issare la bandiera della Lega per vedere come sta a Ferrara se il prossimo anno vinceremo le elezioni”.

Un test di prova, insomma, “ma non c’era nessuna bandiera italiana, non è stato forzato nulla, abbiamo issato cinque minuti la bandiera e si è mosso il mondo – prosegue Lodi -. Capisco che ad alcuni possa dare fastidio questa azione ma ho un rispetto totale per le istituzioni: sapete che con polizia, carabinieri, finanza e municipale ho sempre avuto un ottimo rapporto”.

“Non era mia intenzione ferire gli animi di chi si identifica in questa giornata, andrò anche io il 4 novembre in piazza – riferisce l’esponente del Carroccio. Non ho pensato nemmeno un secondo di danneggiare l’immagine del tricolore italiano anche perché detto da un cittadino di destra credo che sia ridicolo. Chi vuole denunciare lo faccia subito così intaserete ancora di più i tribunali”.

Immancabile l’attacco a Tagliani – “fa una serie di strombazzate, dalle barricate, cose che si è mezzo inventato perché è tutto archiviato” – agli esponenti Pd in generale – “abbiamo visto la passerella di Baraldi, Vitellio, Calvano e Zappaterra” – per poi accusare loro di vilipendio.

“Pensate ai vostri vilipendi quotidiani contro i ferraresi: il vero vilipendio è quello della fondazione Carife, dei cittadini ferraresi truffati dalle banche, dei ferraresi che non possono più uscire di casa per la sicurezza, di chi dice che fanno più paura i poliziotti in antisommossa che gli spaccini, di chi lotta tutti i giorni con l’immondizia, con il degrado, con l’insicurezza del quale voi dovreste vergognarvi. Chiedo di farvi un esame di coscienza perché il vero vilipendio siete voi, razzisti al contrario, è un boomerang che come tutti gli altri vi si ritorcerà contro – tuona il segretario leghista -. State sereni, noi andiamo avanti”.

Articolo aggiornato il 3/11/2018 alle ore 23:55

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