Cronaca
6 Aprile 2018
Ben 120 persone in manette e 505 denunce. I numeri dell'Arma nei primi tre mesi dell'anno

Più di un arresto al giorno da parte dei carabinieri a Ferrara

di Redazione | 2 min

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L’arresto effettuato dai carabinieri della Compagnia di Comacchio nel tardo pomeriggio di ieri a carico di un tunisino, trovato con oltre un etto di cocaina e finito in manette per spaccio, è il centoventesimo arresto portato a termine dagli uomini dell’Arma nel corso dei primi tre mesi di quest’anno. A questo dato vanno sommate le 505 denunce in stato di libertà a carico di altrettante persone per i vari reati, commessi e scoperti sempre dai carabinieri della provincia.

Più di un arresto e 5 denunce al giorno. Il dato, in sé per sé sterile, contestualizzato nella realtà estense è un chiaro indicatore di come l’attività svolta “sul campo” dai militari, sia nel momento preventivo del controllo del territorio quanto nel momento repressivo dell’attività investigativa, sia stata efficace ed abbia prodotto i suoi frutti.

L’attività di coordinamento effettuata dal prefetto Michele Campanaro nelle aree più sensibili del territorio ha portato i militari ad effettuare numerosi servizi coordinati di controllo straordinario del territorio con l’ausilio di Reparti Speciali, di unità cinofile, di carabinieri inquadrati in Compagnie di Intervento Operativo (Cio) o in servizi di Supporto all’Arma Territoriale (Sat).

Questi servizi hanno consentito non solo l’arresto di numerosi extracomunitari, prevalentemente di nazionalità nigeriana, ma anche e soprattutto il sequestro di quantitativi di sostanza stupefacente.

Le attività in provincia sono state altrettanto generose di risultati. A partire dall’arresto di Demis Fogli, comacchiese di 40 anni, lo scorso 7 febbraio per il duplice tentato omicidio della madre e della nipote. A Mesola l’intervento per fermare il rave party ha portato alla denuncia in stato di libertà di 41 persone lo scorso 18 marzo. All’inizio di questa settimana, i carabinieri della Compagnia di Cento hanno arrestato nella flagranza dei reati di furto aggravato in concorso quattro persone inseguite la notte del 3 aprile scorso fino ad un campo nomadi in provincia di Rovigo dove, una volta giunti, hanno iniziato a spartirsi il bottino (profumi, televisori e beni vari per un valore di circa 30mila euro).

Questi sono solo alcuni degli esempi che il prolungato impegno ed il costante lavoro dei carabinieri della provincia di Ferrara, come di tutti i colleghi d’Italia, producono con la ferma convinzione di lavorare per la sicurezza dei cittadini.

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