Argenta
22 Luglio 2013
Condannata giornalista milanese per violazione del divieto di ritorno

Innamorata del prete, ci ricasca

di Marco Zavagli | 2 min

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admin-ajax.phpArgenta. Se fosse ricambiata si potrebbe parlare di uccelli di rovo. Ma lui, il prete, in questa storia d’amore a metà ha solo la parte della vittima. È stata condannata a quattro mesi di reclusione una giornalista di 32 anni, di Milano, già finita indagata due anni fa per stalking nei confronti del bel sacerdote che presta la sua opera in una parrocchia dell’argentano.

L’episodio ha radici lontane. Nel 2008 infatti i due si incontrano in Sardegna. La 32enne era ospite di un amico a Santa Teresa di Gallura. Lì si incontrano durante una messa e la donna rimane “folgorata”. Da quel momento iniziano le attenzioni pressanti, culminate con la richiesta di consiglio con il vescovo di Ravenna (nella cui diocesi insiste la parrocchia dell’argentano) e infine con la denuncia che portò la donna agli arresti domiciliari.

La vittima ha 45 anni e svolge il suo ufficio in un paese dell’argentano. Agli inquirenti raccontò dell’insistenza della “pecorella”, che gli lasciava messaggi “non sempre del tutto «spirituali» che nascondeva in chiesa durante le funzioni creando imbarazzo tra i parrocchiani. La donna, tra l’altro, ogni volta che faceva una sortita nel paesino del ferrarese violava gli obblighi di firma che aveva presso i carabinieri di Milano, dove abita e lavora – anche tuttora – come giornalista in una casa editrice: misura cautelare connessa proprio agli arresti domiciliari (vai all’articolo).

Il processo per stalking si interruppe grazie alla remissione di querela. La donna doveva però osservare la misura del divieto di ritorno nel comune di residenza del “don” per tre anni. E invece, a cadenza almeno mensile, lui se la ritrovava tra i banchi dei fedeli. Tanto che per questi ultimi fatti è già partita una seconda denuncia sempre per stalking, affidata ai legali del prete, gli avvocati Daniela Vitali ed Elena Cavallini.

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