Politica
21 Aprile 2024
L'avvocato attacca sulla scelta di non aver calmierato gli oneri di Amsef per i morti di Bergamo mentre il primo cittadino dice che "agisce in modo cinico e scomposto"

Anselmo, scontro con il sindaco. “Chi è Alan Fabbri? Ferrara deve saperlo”

di Pietro Perelli | 4 min

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Botta e risposta via social tra Alan Fabbri e Fabio Anselmo dopo l’inchiesta di Domani dove, il quotidiano di Carlo de Benedetti, fa notare come il sindaco non abbia promosso tariffe calmierate per gli oneri di cremazione e sepoltura come invece fatto da città come Padova e Bologna.

“Chi è Alan Fabbri – scrive il candidato del centrosinistra postando la foto divenuta iconica dei camion dell’esercito che trasportavano le salme – ce lo racconta il Quotidiano Domani nella prima delle sue inchieste sul sistema leghista Ferrara”. “È gioviale e simpatico e sta tra la gente – continua -, ma, in realtà è cinico e spietato. O almeno lo sono gli uomini di cui si fida. Ma quando a finanziarli sono i soldi del dolore dei morti, allora questo non è accettabile”.

Il sindaco ribatte dicendo che Anselmo “agisce in modo cinico e scomposto su un tema che richiederebbe la massima sensibilità”. E ancora: “Insinua che io abbia aumentato le tariffe della cremazione, lucrando sui morti di Bergamo, rivolgendomi parole come ‘cinico e spietato’, una mossa da ‘speculazione comunicativa’. Tutto questo volto a organizzare concerti, sagre e feste”.

“Nessuno sconto per loro – aveva scritto sui social l’avvocato -. Ma una cinica speculazione comunicativa di finta partecipazione. Questo è il volto umano della sua amministrazione”. Come lui stesso fa notare non critica l’attuale primo cittadino per aver aumentato le tariffe ma per non aver concesso agevolazioni come fatto da comuni come Bologna o Padova.

Tra i primi ad indignarsi, tra l’atro, c’era stato un compagno di partito di Fabbri, Roberto Calderoli, che al Tg1 aveva tuonato: “Non c’è davvero limite alla vergogna”. Domani, così come fece allora estense.com, fa notare però che tra le tariffe più alte vi era proprio Ferrara, oltre a Copparo, entrambe a guida leghista.

Fabbri ribatte che “le tariffe delle cremazioni non sono decise da me, ma dal Consiglio Comunale. E indovinate un po’ sotto quale amministrazione sono state stabilite le tariffe utilizzate per le bare di Bergamo? Quella del Partito Democratico, il partito che oggi lui stesso rappresenta”.

Il problema è che il punto criticato da Anselmo non erano le tariffe quanto la scelta di non calmierare i prezzi proprio in quel periodo così tragico per l’Italia e la città di Bergamo che fu epicentro della Pandemia. “Oggi – spiega l’avvocato – il sindaco Fabbri scrive sulla sua pagina social: «Fabio Anselmo insinua che io abbia aumentato le tariffe della cremazione, lucrando sui morti di Bergamo»”. Mentre nella nota aveva scritto: “il Sindaco è stato inflessibile: in pieno Covid, niente sconti per la cremazione delle salme di Bergamo. Con le tariffe più alte. Così è stata trattata la gente di Bergamo”. Inoltre se si fosse scelto di promuovere un provvedimento d’urgenza al Consiglio Comunale per calmierare i costi “non ci sono dubbi che nessun consigliere si sarebbe opposto ad un provvedimento del genere”.

C’è poi un secondo aspetto che si torna a sottolineare, quello delle sponsorizzazioni di un’azienda di onoranze funebri per gli eventi organizzati in città. Il capitolo dell’inchiesta di Domani si intitola “I soliti noti” facendo presagire ciò che è stato fatto notare a più riprese dalla consigliera Anna Ferraresi attraverso un’interrogazione dello scorso novembre che lei stessa aveva riassunto parlando di “panem et circenses”.

Chi quindi va ai concerti “e si diverte ringraziando Alan, non lo sa ma deve saperlo”. “I concerti – dice Anselmo – sono cosa buona ma non cosi. Non in questo modo. Mezzo milione di euro di danaro pubblico elargito a una impresa privata dalle famiglie che sono costrette a seppellire un loro caro rivolgendosi ad una impresa di pompe funebri controllata interamente dal comune”.

“Niente sconti – conclude Anselmo -, dobbiamo far ballare la gente così sarà contenta e ci rivoterà. Ma su una cosa il Sindaco è stato inflessibile: in pieno Covid, niente sconti per la cremazione delle salme di Bergamo. Con le tariffe più alte. Così è stata trattata la gente di Bergamo. Però Alan Fabbri si è fatto ritrarre sulla sua pagina di Facebook con un video di ben 12 minuti mentre accoglie quell’indimenticabile convoglio militare che arriva nelle nostra città carico di morti”.

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