Villanova. La Lista Anselmo ha fatto tappa a Villanova per ascoltare i cittadini della frazione e presentare il proprio progetto per Ferrara, un incontro che ha fornito lo spunto al candidato sindaco del centrosinistra Fabio Anselmo per rendere noto come procederà a favore delle frazioni del territorio una volta eletto, senza tuttavia risparmiare qualche critica all’attuale amministrazione.

“A ogni tornata elettorale – commenta infatti Anselmo – si parla di ascolto della cittadinanza, in particolare delle situazioni periferiche, quelle più distanti dal centro e dotate di meno servizi le cui problematiche (illuminazione pubblica, condizioni delle strade, sicurezza, scuole e asili, per citarne alcune) nei fatti vengono costantemente ignorate. Salvo inventarsi qualche trovata propagandistica come l’inutile Apecar del vicesindaco e assessore al tutto, nonché capace di niente, neppure di portare in porto il Piano urbanistico generale, Naomo Lodi (vero sindaco)”.

Martedì scorso a Villanova, così come in ogni luogo in cui stiamo viene presentato il progetto per Ferrara della Lista Anselmo, “abbiamo voluto iniziare l’incontro nella maniera più semplice eppure così lontana dal modo di fare politica cui siamo abituati: ascoltando. Dando quindi la parola ai cittadini, troppo spesso ignorati da un’amministrazione che sa fare solo cinema, ma che nel concreto si è dimenticata delle frazioni”.

Secondo il candidato sindaco del centrosinistra è anche verso le periferie che “bisogna assumersi delle responsabilità precise, ben definite, dalle quali non si svicoli”. Ed è per questo che Anselmo promette di affidare “a ogni assessorato, a ogni assessora e assessore, la responsabilità di un certo numero di frazioni alle quali andrà garantito un ascolto costante, continuo e intenso”. “Ogni frazione – precisa Anselmo – saprà a chi fare riferimento e, nel caso vi siano segnalazioni di inadempienze, la posizione di quell’assessorato verrà valutata con attenzione: una città non funziona se non c’è un confronto vero con la cittadinanza e se non si danno risposte pronte, anche negative, ai bisogni che emergono o che giacciono senza soluzione da anni”.

“Non si amministra una città – conclude Anselmo – per fare passerella a piccoli e grandi eventi, si è al servizio della cittadinanza, soprattutto di quella che vive le situazioni più complesse e difficili”.