di Camilla Mondini
Transizione ecologica e chimica, queste le parole d’ordine del pomeriggio ricco di eventi, presso il Petrolchimico di Ferrara, in cui a fare da protagonista è stata proprio la firma dell’accordo per la valorizzazione del polo industriale tecnologico di Ferrara. Un progetto che ha visto come proponente proprio il Comune di Ferrara che a fine novembre, rappresentato dall’assesore Alessandro Balboni, aveva incontrato il ministro Adolfo Urso presso la sede del Ministero a Roma per finalizzare l’accordo.
Ad aprire le danze alle ore 15 e moderare il tavolo Paolo Schiavina, amministratore delegato Consorzio Ifm Ferrara Scpa. L’evento è poi continuato con la presentazione Studio Prospettive Polo Petrolchimico in termini di innovazione e sostenibilità, diretto da Massimiliano Mazzanti, direttore del Dipartimento Economia e Management dell’Università di Ferrara e con una presentazione del Progetto di Efficientamento del Polo Industriale e Tecnologico di Ferrara diretto dal dirigente del Settore Ambiente e Agricoltura del Comune di Ferrara Alessio Stabellini.
Sono intervenuti poi nel tavolo per la firma del protocollo il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, il presidente della Provincia di Ferrara Gianni Michele Padovani, la vicepresidente della Regione Emilia Romagna Irene Priolo, l’assessore allo Sviluppo Economico e Green Economy Vincenzo Colla, il viceministro dell’Ambiente Vannia Gava e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
Il Protocollo d’Intesa per la Valorizzazione del Polo industriale e Tecnologico di Ferrara nasce dalla volontà del territorio ferrarese di fare sistema e vuole portare la più importante realtà industriale dell’intera area verso un efficientamento energetico che garantisca la tenuta e la crescita delle imprese e contemporaneamente una maggiore tutela ambientale, relativa in particolare alla risorsa idrica.
Oggetto del Protocollo è, infatti, il Progetto di efficientamento energetico, transizione ecologica, azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici del Polo Industriale e Tecnologico di Ferrara, elaborato con la partecipazione di tutte le società presenti nel Polo Industriale e Tecnologico e declinato in sei linee di intervento, attraverso tavoli di lavoro pubblico-privati che hanno visto lavorare fianco a fianco l’amministrazione locale, l’Università, le imprese e i sindacati.
Prioritaria, tra le linee di intervento individuate, è la realizzazione del Revamping del ciclo idrico del Polo con azioni volte al recupero e al riutilizzo delle acque di processo e meteoriche che consentano la riduzione del 53% del prelievo di acqua per uso industriale dal fiume Po.
La portata di acqua attualmente prelevata per soddisfare le esigenze produttive del Polo Industriale e Tecnologico di Ferrara è di circa 17 milioni di mc/anno.
Si tratta di una risposta importante all’emergenza idrica che ha colpito tutto il Paese negli ultimi anni e in particolare l’Emilia Romagna ed è, oggi, uno dei più gravi ed evidenti effetti del cambiamento climatico, che ha trovato attenzione da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica oltre che della Regione Emilia Romagna, attraverso l’assessorato alla Transizione Ecologica, Contrasto al Cambiamento Climatico e Ambiente e all’assessorato allo Sviluppo Economico, Green Economy.
Le parti firmatarie si impegnano ad individuare, attraverso un Tavolo tecnico, potenziali linee di finanziamento e politiche territoriali condivise per favorire l’utilizzo efficiente della risorsa idrica e per creare condizioni favorevoli a una più complessiva transizione energetica verso le fonti rinnovabili e la decarbonizzazione della produzione industriale, nel quadro generale di un uso razionale ed efficiente dell’energia. L’obiettivo è quello di abbassare il ‘metabolismo basale’ dell’intera area produttiva, aumentando contemporaneamente l’attrattività del sito, favorendo l’ampliamento degli insediamenti già attivi e l’insediamento di nuove realtà, a supporto della stabilità occupazionale e al suo incremento.
A riprova della forte coesione territoriale sugli obiettivi condivisi il Protocollo è sottoscritto da: Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Comune di Ferrara (ente proponente), Regione Emilia Romagna, Provincia di Ferrara, Confindustria Emilia, Federchimica, Cgil Ferrara, Cisl Ferrara, Ur Uil Emilia Romagna sede di Ferrara, Università degli Studi di Ferrara, Autorità Distrettuale del Bacino del Po, Consorzio IntegratedFacility Management Scpa, Versalis Spa, Basell Poliolefine Italia Srl, Yara Italia Spa, Società Enipower Ferrara Srl, Taropol Srl, Centro Energia Ferrara Spa, Sapio Produzione Idrogeno Ossigeno Srl, General Cavi Spa.
“Ringrazio tutti gli enti e le Istituzioni che hanno permesso la sottoscrizione di questo importante accordo, un ringraziamento speciale vorrei però rivolgerlo all’assessore Alessandro Balboni che mi ha stimolato ad essere presente in questa occasione – spiega il Ministro Adolfo Urso – perché si tratta di un grande esempio per gli altri poli industriali e chimici della nostra nazione a dimostrazione del fatto che è possibile governare la transizione verso la sostenibilità. La chimica è un settore che appartiene al futuro. Ne è ben consapevole il territorio ferrarese, dove è stato sottoscritto un protocollo particolarmente degno e innovativo per promuovere in questo sito una chimica sostenibile, che favorisca la crescita industriale e la salvaguardia dell’ambiente e dell’occupazione. Questo protocollo, finalizzato in particolar modo all’efficientamento energetico dei processi industriali e alla riduzione del consumo della risorsa primaria dell’acqua, è destinato a fare scuola, a rappresentare un esempio da esportare altrove e in altri settori, perché coniuga la transizione e le sue necessità con le esigenze legate alla sostenibilità produttiva e sociale”.
“Il protocollo siglato oggi è un eccellente esempio di sinergia tra Mase e realtà territoriali. Con convinzione ne ho promosso l’adesione di questo Ministero in considerazione dell’ampio campo d’azione del progetto: la produzione di energie rinnovabili, l’efficientamento energetico degli edifici e degli impianti produttivi, la riduzione delle emissioni, l’economia circolare. L’azione del Governo è tesa a condividere con le parti soluzioni ambiziose davanti agli obiettivi di transizione energetica, ma anche realistiche e concrete”. Così il viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia Gava, presente alla firma del Protocollo di intesa per il rilancio del Polo Industriale e Tecnologico di Ferrara.