Terre del Reno
22 Novembre 2020
La fuga dopo il colpo è durata pochissimo, i carabinieri arrestano sei italiani: nelle auto trovato l'esplosivo, le maschere, i soldi del bottino e i chiodi per impedire gli inseguimenti da parte delle forze dell'ordine

Presa la banda dell’assalto al bancomat di San Carlo

La maschera usata per il colpo al bancomat
di Redazione | 2 min

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Il gip Carlo Negri del tribunale di Ferrara ha convalidato l'arresto e confermato la custodia cautelare in carcere dei due ferraresi che, nella serata di martedì 9 aprile, sono stati arrestati con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti dalla Polizia di Stato che li aveva sorpresi in flagranza con oltre un chilo di hashish in auto

È durata pochissimo la fuga della banda che nella notte tra venerdì e sabato ha fatto saltare il bancomat della CariCento a San Carlo, nel territorio di Terre del Reno.

Sempre nella notte i carabinieri del Nucleo investigativo di Bologna hanno arrestato sei italiani per concorso in furto aggravato, fabbricazione, detenzione e porto in luogo pubblico di esplosivi.

I militari felsinei si sono messi sulle tracce dei malviventi non appena sono stati informati dai colleghi del Comando provinciale di Ferrara proprio a seguito dell’intervento per il colpo allo sportello Atm di via Risorgimento. La notizia è stata diramata a tutte le pattuglie dell’Arma impegnate nei servizi notturni di controllo per il contenimento dell’emergenza epidemiologica.

Il massiccio impiego di militari non ha lasciato scampo ai sei che sono stati intercettati pochi minuti dopo a bordo di un paio di auto, mentre stavano tentando di nascondersi nel tunnel di accesso ai garage condominiali di una palazzina di Trebbo (Bologna).

Sottoposti a una perquisizione, sono stati trovati in possesso della refurtiva, pari a 34.725 euro in contanti, tre congegni esplosivi, comunemente conosciuti come “marmotte”, 2 kg di “Ammonal”, esplosivo composto da nitrato di ammonio, polvere di carbone e polvere di alluminio, maschere, materiale adatto al confezionamento degli esplosivi e chiodi artigianali a quattro punte, utilizzati dai criminali durante la fuga per forare gli pneumatici delle auto delle forze dell’ordine.

Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, i sei sono stati trasferiti in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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