Ferraresi in carcere accompagnato dalla comandante Gadaleta (foto di archivio)

“Otto agenti uomini e una donna in più permetteranno di garantire meglio la sicurezza nella struttura e rispondere a criticità che gli istituti penitenziari si portano dietro ormai da troppi anni”. Ad annunciare l’arrivo di nove operatori della polizia penitenziaria al carcere di via Arginone è Vittorio Ferraresi, sottosegretario alla Giustizia, dopo gli episodi critici riscontrati negli ultimi giorni.

Gli agenti saranno operativi dopo il giuramento degli allievi del 175esimo corso, il 31 luglio.

“La violenza nei confronti degli agenti, a cui va la mia vicinanza, e gli episodi di tentato suicidio e suicidio devono essere affrontati ed è quello che l’amministrazione sta facendo – premette il parlamentare del M5S -. Per quanto riguarda gli ultimi, però, l’analisi non ha portato a ritenere che siano relativi a situazioni sistemiche della struttura dell’Arginone. Questo non vuole dire che non ci siano criticità che vanno immediatamente affrontate e che sono in via di definizione”.

Problemi in cella… e al telefono. “La direzione e il comandante, anche stamane (venerdì mattina, ndr), si sono impegnati sin da subito a operare i controlli necessari sulle linee telefoniche, oggetto di critiche per i problemi ai colloqui. Vi sarà interessamento in particolare per l’implementazione dell’area sanitaria. A livello nazionale stiamo inoltre lavorando a progetti nazionali per portali che possano incentivare il lavoro come percorso rieducativo e formativo e che possano coinvolgere la società esterna”.

Il sottosegretario allarga lo sguardo a livello regionale – “soltanto nelle strutture carcerarie dell’Emilia-Romagna arriveranno 132 agenti di polizia penitenziaria in più. Inoltre, oltre 1300 agenti di polizia penitenziaria in deroga saranno presto oggetto di definizione e invio sui territori, compresi quelli emiliani” – e nazionale.

“Il governo si sta impegnando a risolvere le criticità, dovute anche ai tagli di organico e mancati investimenti del passato, con le nuove dotazioni d’organico, ma anche con una task force sulle aggressioni che possa portare nel breve periodo a soluzioni per tutelare la sicurezza di chi lavora negli istituti penitenziari” annuncia Ferraresi che “da sottosegretario confermo la mia disponibilità a mantenere con la direzione del carcere e con la polizia penitenziaria un dialogo serio e costruttivo, fondato sull’ascolto e la volontà di risolvere i problemi”.