“Mentre molti mezzi di comunicazione si concentrano sulle questioni secondarie, come la presenza del nome di Giorgia Meloni ‘detta Giorgia’ sul simbolo di FdI o quello di Schlein sul simbolo del Pd, pochi si soffermano sul fatto che un capolista della Lega per le elezioni Europee di nome fa Vannacci. Vannacci che non si è risparmiato nell’esprimere le sue visioni medioevali sul relegare in classi apposite i ragazzi disabili o nello scagliarsi contro le fasce più deboli della società”. È il pensiero di Monica Chiarini, candidata alle prossime elezioni comunali di Ferrara per il Movimento 5 Stelle che sostiene Fabio Anselmo.

Si tratterebbe di una “contraddizione di Fabbri” a Ferrara. Una contraddizione “tanto evidente quanto imbarazzante” perché, “mentre si assiste a tentativi di attaccare il civismo di Fabio Anselmo, non ci si rende conto che il sindaco uscente Fabbri ha creato una propria lista civica”.

“Fabbri – secondo Chiarini – sembra voler fuggire da un momento di difficoltà del suo partito, post-ascesa di Giorgia Meloni, mascherandosi da civico. Ma civico non è essendo ancora strettamente legato alla Lega e non potrà ignorare il suo sostegno a Vannacci e alle sue posizioni estreme che mettono a rischio la coesione sociale”.

“Ci si chiede – continua – se il sindaco Fabbri non provi un senso di disagio nel vedere chiaramente i compromessi del suo percorso politico. È giustificabile il suo presunto civismo mentre sostiene candidati come Vannacci, il cui slogan salviniano ‘Più Italia e meno Europa’, sembra contraddire quanto realizzato a Ferrara con l’utilizzo dei finanziamenti europei del Pnrr portati in Italia dal presidente Conte?”

“Per noi del M5S – conclude Chiarini – sembra proprio un’ulteriore presa in giro nei confronti degli elettori, da parte di un politico che, pur dichiarandosi civico, mantiene salda la sua immagine di leghista doc”.