Codigoro
21 Giugno 2017
Il medico Giampaolo Grassi ricorda la sua proposta di adibire l'ex carcere alla coltivazione di cannabis terapeutica

Codigoro, polemiche sulla nuova isola ecologica: “Meglio coltivare cannabis”

di Redazione | 2 min

Leggi anche

I socialisti codigoresi ricordano Alda Costa

Nella ricorrenza degli ottanta anni dalla morte delle maestra socialista Alda Costa, i socialisti dell’Associazione Socialista Liberale e del Psi di Codigoro, hanno deciso di commemorare la figura della patriota ferrarese

di Giuseppe Malatesta

Codigoro. L’ex carcere di Codigoro accoglierà un nuovo centro intercomunale di raccolta (Cri) di Area Spa/Clara. È quanto determinato dalla convenzione recentemente sottoscritta tra l’ente comunale e la società partecipata: due le aree cortilive cedute a titolo gratuito – una esterna e una interna alle mura di cinta – che saranno attrezzate per la raccolta di rifiuti particolari e ingombranti esclusi dalla raccolta ordinaria porta a porta.

La nuova ‘isola ecologica’ codigorese, estesa su 2,5 mila metri quadri, si aggiunge alle sette già dislocate nei comuni soci (accessibili a tutti i cittadini dei comuni serviti, senza obbligo di residenza) e si inserisce nello stabile dal destino tormentato  che dopo anni di incuria e abbandono aveva potuto contare sulla necessaria manutenzione e sulla ri-destinazione a deposito comunale. Tutto questo in seguito alla cessione della struttura demaniale al Comune, ottenuta su richiesta dell’ente nel 2014.

La notizia, anticipata già lo scorso aprile dal dg di Area Raffaele Alessandri – che ne prevedeva l’attivazione entro l’anno -, è stata come di consueto accolta da consenso e dissenso da parte dei cittadini, divisi tra la soddisfazione di non doversi recare fuori Comune per il conferimento di dati rifiuti (a Lagosanto e Massa Fiscaglia i centri più vicini) e l’appunto sulla distanza troppo ravvicinata tra il piazzale di raccolta e il centro abitato.

L’ex carcere sorge oggi in una zona comunque periferica, distante 1 km dalla piazza centrale del capoluogo ma 200 metri dagli agglomerati residenziali più consistenti, che secondo i detrattori potrebbero andare facilmente svalutati. Tra l’accusa di spreco di denaro pubblico per una riqualificazione costata quasi 350 mila euro e il timore di un danno al decoro urbano, tra le critiche mosse ai firmatari della convenzione anche il continuare a sprecare occasioni di riuso della struttura.

Ne sa qualcosa Gianpaolo Grassi, codigorese, medico e primo ricercatore del Crea-Cin di Rovigo, che su un gruppo di discussione online ricorda la sua proposta recente – indirizzata all’amministrazione – di adibire l’ex carcere alla coltivazione della cannabis terapeutica. “Sarebbe stato certamente più salubre e conveniente, ma la mia proposta non è stata nemmeno ascoltata” commenta.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com