Cronaca
3 Aprile 2015
Gli imputati dovranno pagare 13 milioni di euro all’amminisrazione straordinaria

Coopcostruttori, sei anni a Donigaglia

di Marco Zavagli | 3 min

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unnamedSei anni all’ex presidente Giovanni Donigaglia e quattro al suo vice Renzo Ricci Maccarini. Provvisionali raddoppiate per le parti civili e assoluzione per non aver commesso il fatto per le società di revisione e altri imputati minori.

È il fulcro della sentenza emessa dalla Corte di Appello di Bologna in merito al processo di secondo grado per il crac della Coopcostruttori e dei “figli minori” Cir, Progresso e Messidoro. La Corte, che ha concesso le attenuanti generiche prevalenti, ha condannato anche Peppino Verlicchi – vicepresidente e responsabile produzione – a 4 anni e 4 mesi, Valentino Ortolani – vice presidente fino al ’97- a 2 anni (con la sospensione condizionale della pena e non menzione nel certificato penale), Giorgio Dal Pozzo – vicepresidente dal 1997 al 2003- a 2 anni e 4 mesi, Sante Baldini a 2 anni e 4 mesi, Mauro Angelini a 2 anni e 6 mesi – questi ultimi due – componenti del collegio sindacale.

Per il capo a, relativo all’associazione a delinquere, già caduto in primo grado e impugnato dalla sola amministrazione straordinaria, c’è stata assoluzione piena perché il fatto non sussiste. I sette imputati sono stati condannati per fatti relativi a Coopcostruttori e Cir, mentre c’è stata assoluzione per la vicenda Messidoro ed è stata confermata l’assoluzione per la Progresso.

Rispetto al primo grado, però, la Corte d’Appello scrive una nuova storia processuale condannando i vertici argentani per i capi b (bancarotta societaria da falso in bilancio, escluso in primo grado per la mancanza della prova del nesso causale con il dissesto), c (emissione di apc sulla base di bilanci falsi) e d (fatture false).

Donigaglia vede così aumentare la pena, mentre a Ricci Maccarini è stato riconosciuto uno sconto per aver scelto in primo grado il rito abbreviato condizionato all’esito della perizia (che allora non gli fu concesso).

I giudici hanno condannato gli imputati anche alla rifusione delle spese processuali e al risarcimento dei danni nei confronti delle parti civili da liquidarsi in sede civile. Quanto alle provvisionali, gli imputati dovranno pagare 13 milioni di euro in favore dell’amministrazione straordinaria della Coopcostruttori, 250mila in favore di Cofiri, 4mila agli ex soci prestatori.

In sede di requisitoria il procuratore generale Giancarlo Di Ruggiero aveva chiesto 12 anni di reclusione per Donigaglia, Verlicchi, Ricci Maccarini e Dal Pozzo; 3 anni per gli altri amministratori (Ortolani, Luca Mazzoni, Giampaolo Venturi, Antonio Negretto, Pier Luigi Viola, Gianni Cervellati, Elis Fazi, Giorgio Coatti, Claudio Assirelli); 8 anni per i dirigenti delle società di revisione dei conti (assolti in primo grado), Mauro Coletti (Reconta), Giovanni Bragaglia (Uniaudit) e Sergio Luigi Cerioli (Ria); 5 per i sindaci Mauro Angelini, Sante Baldini, Roberto Andreotti, Angelo Adamini e Viliam Brusi (anch’essi assolti in primo grado).

In primo grado, il tribunale di Ferrara aveva condannato per il crac Coopcostruttori nel febbraio 2013 Donigaglia e Ricci a quattro anni e sei mesi. Tre anni e mezzo a Dal Pozzo, 3 anni e 2 mesi a Ortolani e Verlicchi per il capo E relativo all’acquisto della Spal, 3 anni e 3 mesi a Mauro Angelini (membro dei collegi sindacali di Costruttori e Cir), 3 anni a Sante Baldini.

La motivazioni della sentenza verranno depositate entro 90 giorni.

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