“Lunedì mattina ci è crollato il mondo addosso”. A raccontarlo sono alcuni dei lavoratori della Regal Rexnord che ieri mattina si sono ritrovati in presidio davanti a Confindustria mentre i rappresentanti sindacali hanno incontrato i vertici aziendali. “Non hanno neanche avuto il coraggio di guardarci in faccia e dircelo – dicono del licenziamento -, lo hanno lasciato fare ai funzionari del sindacato”
Incontro sindacati-Rexnord. Azienda decisa a licenziare
“Sono venuti oggi con un unico mandato che è quello di chiudere lo stabilimento”. Con queste parole Stefano Bondi della Fiom-Cgil descrive l’incontro avuto nella mattinata del 9 ottobre con i vertici aziendali della Real Rexnord che ha annunciato a 77 lavoratori l’intenzione di chiudere lo stabilimento e procedere con i licenziamenti
Pd accanto ai lavoratori di Rexnord. Calvano: “Convocheremo tavolo di crisi regionale”
Accanto ai lavoratori della Regal Rexnord, davanti alla sede di Confindustria, in attesa dell’incontro delle rappresentanze sindacali con i vertici aziendali, anche diversi esponenti del Pd tra cui l’assessore al bilancio della Regione Emilia Romagna e candidato alle prossime elezioni Paolo Calvano, la candidata dem Carlotta Gaiani e il segretario provinciale del partito Nicola Minarelli
Berco, 480 esuberi. I sindacati: “Il disastro dei disastri”
“La situazione è drammatica”. Forse anche più drammatica di quella del 2013 a cui si arrivava con alle spalle anni floridi, almeno fino al 2009. Oggi all’orizzonte ci sono 480 licenziamenti che Berco vorrebbe portare a termine entro la fine dell’anno oltre alla cancellazione per tutti coloro che restano dei contratti integrativi aziendali. “Il disastro dei disastri su un territorio che è già disastrato” lo definiscono i segretari di Fiom Stefano Bondi, di Uilm Alberto Finessi e di Fim-Cisl Patrizio Marzola
Rexnord, mazzata inaspettata: 77 licenziamenti all’orizzonte
Settantasette lavoratori della Regal Rexnord Tollok si sono svegliati lunedì mattina scoprendo che verranno licenziati. “Senza che vi fosse alcun sentore hanno ricevuto la comunicazione dell’azienda che intende procedere con i licenziamenti”, è stato così aperto lo stato di agitazione e tutti i lavoratori sono in sciopero davanti allo stabilimento dell’azienda che ha sede a Masi Torello e in cui si costruiscono giunti utilizzati anche per le pale eoliche
“Spaventati e intimiditi”. Cosi si sono sentite due persone identificate dalle forze dell’ordine nei pressi della nuova sede di Fn
Sono ben due le persone che ieri, sabato 5 ottobre, sono state identificate dai carabinieri o dalla Digos nelle vicinanze della nuova sede di Forza Nuova, tre se si considera anche uno dei militanti del partito di estrema destra. La prima è una signora sulla cinquantina che, sabato mattina, stava distribuendo volantini nel suo quartiere, l’altro è Tommaso Lanzoni, candidato alle ultime elezioni con la lista Anselmo Sindaco, che, ci racconta, si era recato nelle vicinanze della nuova sede del movimento per “rendersi conto della situazione”
Biometano a Gaibanella. L’ingegnere: “Elementi da chiarire e da discutere”
La visione preliminare dei progetti, da parte di un ingegnere specializzato, dell’impianto a biomentano di nuova costruzione che dovrebbe essere realizzato in via Palmirano a Gaibanella farebbe sorgere “elementi da chiarire e da discutere”
Il prefetto plaude chi salvò la donna che voleva gettarsi dal tetto all’ospedale
“Giusto formalizzare il plauso e l’encomio per un gesto che nasce dalla spontanea voglia di essere d’aiuto”. Con queste parole il prefetto Massimo Marchesiello stringe la mano e si complimenta con l’agente scelto Francesco Paolo Criscio che, con l’aiuto dell’infermiere Giacomo Di Renzo, ha salvato la vita a una donna di circa trent’anni che si stava lasciando cadere dal tetto del pronto soccorso dell’ospedale di Cona