“Da quando è uscito il nuovo bando, i soliti noti avranno male alle dita a forza di pormi questa domanda sui social. La risposta è semplice: entro quest’anno la lascerò. Semplicemente perché non mi spetterà più”.
In mezzo alla bagarre politica e giudiziaria sulla nuova graduatoria per gli alloggi Erp e mentre il sindaco Alan Fabbri si vanta di aver ristabilito l’equità sociale, Nicola Lodi, vicesindaco di Ferrara che da un anno e mezzo guadagna circa 60mila euro all’anno, rende chiara la sua intenzione: prendersela comoda e abitare in una casa popolare fino a che gli è consentito da legge e regolamenti.
Tra chi lo attacca, oggi – evidenziando l’esistenza quantomeno di una questione di opportunità politica – c’è Luigi Marattin, ex assessore comunale al Bilancio, attualmente deputato di Italia Viva, di cui è vice-capogruppo alla Camera, nonché presidente della Commissione finanze.
“A Ferrara è in corso una forte polemica (nella quale è intervenuto con molta forza anche il vescovo) sull’assegnazione delle case popolari. Poiché l’amministrazione leghista ha attribuito un peso molto elevato – in realtà quasi esclusivo – alla residenzialità’ storica, è iniziata la prevedibile polemica su quanti italiani o quanti immigrati è ottimale che ci siano negli alloggi popolari – scrive Marattin su Facebook -. Tutto questo accade mentre il vice-sindaco leghista (con uno stipendio di 5 mila euro al mese che, assieme a quello di tutti gli assessori, fu aumentato come primo atto della nuova Giunta) vive da anni in una casa popolare. E con estrema tranquillità oggi, mentre si scaglia contro gli immigrati, dichiara in assoluta tranquillità che ‘sta pensando di lasciare l’alloggio entro la fine del 2021’”.
Lodi, dal canto suo, spiega su Facebook che “se fino ad ora ho potuto vivere in una casa popolare è perché mi è stata assegnata legittimamente, ed è inutile ricordare che quando l’ho ottenuta alla guida della città c’era un’amministrazione di sinistra – ribadisce Naomo -. Per le mie difficoltà del passato tuttora ricevo beceri attacchi, anche sulla sfera personale”.
In realtà, è bene precisarlo, gli attacchi arrivarono e arrivano per via dei suoi interventi sulla casa comunale, soprattutto per aver installato una ‘segreta’ – e poi eliminata – vasca idromassaggio per vantarsi con gli amici della, parole sue, “casa del Comune modello Hollywood” (che peraltro a Estense.com disse inizialmente di non aver girato nella sua abitazione).
Lodi, pur essendo evidentemente tra i pochi fortunati italiani beneficiari dei vecchi bandi delle precedenti amministrazioni, parla anche lui di ripristino di equità: “Gli stessi che mi attaccano, oggi non perdono tempo a criticare aspramente questa giunta per un bando che riporta equità dove fino al nostro arrivo c’erano solo disparità. Perché questo è quello che il Pd ha fatto negli anni. Ha messo i ferraresi all’ultimo posto, e in tanti ci stanno ringraziando per un regolamento che premia chi abita qui da tempo, gli anziani, i disabili e le giovani coppie. Chi parla di razzismo ed etnia oggi è in malafede, e dimentica che fino al 2019 c’è stato un vero e proprio razzismo al contrario. I ferraresi ci hanno votato anche per questo, e noi lavoriamo ogni giorno per mantenere le promesse date ai cittadini. Agli altri non resta che parlare. Grazie al sindaco Alan Fabbri e all’assessore Cristina Coletti che ci hanno permesso di raggiungere questo risultato epocale”.
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