Politica
11 Settembre 2020
Naomo Lodi: “"Il silenzio dei dem davanti alla vicenda della cooperativa è imbarazzante”

Coccinelle, la maggioranza attacca il Pd

di Redazione | 3 min

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“Il silenzio del Pd davanti alla vicenda della Cooperativa Le Coccinelle è imbarazzante, lo è oggi come lo è sempre stato”. È il vicesindaco Naomo Lodi a tuonare contro gli avversari politici dopo la notizia della condanna di Paolo Coluzzi, moglie del consigliere comunale del Pd Aldo Modonesi, per illecita influenza sull’assemblea della cooperativa fallita Le Coccinelle. Cooperativa della galassia Acli di cui Coluzzi era presidente e che il tribunale ha condannato a un anno e mezzo in primo grado per aver falsificato un verbale.

Da anni i ferraresi chiedono chiarezza sui rapporti tra la sinistra e le cooperative e in particolare tra questa cooperativa – riprende Naomo – e la precedente amministrazione che le ha elargito 1,2 milioni di euro, mentre tra gli assessori sedeva uno dei fondatori, nonchè marito della presidente oggi condannata”.
Modonesi è stato infatti fondatore della cooperativa, dalla quale si è dimesso nel 1999, prima di rivestire incarichi amministrativi.

Lodi sostiene che “nessuno ha mai risposto in modo chiaro su una questione che riguarda tutta la città e nel frattempo gli ex amministratori coinvolti non si risparmiavano attacchi vili su vicende personali mie e di altri consiglieri della Lega”.

In realtà nella precedente legislatura era stata istituita una commissione ad hoc per chiarire i rapporti tra cooperativa e amministrazione. Ma Lodi fa finta di non saperlo e riprende: “è per senso di giustizia e trasparenza che ora pretendo, da cittadino ancor prima che da amministratore, che venga fatta finalmente luce su tutte le implicazioni della vicenda Coccinelle”.

Alla nota del vicesindaco segue un comunicato firmato da tutti i gruppi consiliari di maggioranza. “Il Pd sempre pronto a puntare il dito questa volta, davanti ad un vero scandalo, cosa ha da dire? – si chiedono i gruppi Lega Salvini Premier, Ferrara Cambia, Forza Italia e Fratelli d’Italia -. I colleghi consiglieri che siedono sui banchi di minoranza, sempre così solleciti ad accusare e giudicare ogni più piccolo fatto, oggi tacciono davanti ad una condanna che, sia pure personale, mette in luce una realtà gravissima e cioè le relazioni, poco chiare e probabilmente poco tutelanti per i ferraresi, che sono sempre esistite tra cooperative e amministrazioni di sinistra”.

In realtà nel corso del processo di questi punti non si è mai parlato. La questione, valutata dai giudici, concerneva unicamente i rapporti poco chiari o poco limpidi all’interno dell’amministrazione dell’Acli Coccinelle.

La verità giudiziaria emersa dalla vicenda della Cooperativa Coccinelle è gravissima – continua la maggioranza – soprattutto per i legami a doppio filo che questa aveva con l’amministrazione Tagliani. Non solo la cooperativa, era stata fondata, in compartecipazione con la moglie, oggi condannata, da Aldo Modonesi che ricopriva, nella precedente amministrazione il ruolo di assessore e che oggi siede nei banchi di consiglio, ma a questa, per anni, sono stati affidati incarichi di grande rilevanza proprio dal Comune di Ferrara”.

La nota poi si sposta dalla eventuale responsabilità penale di Coluzzi al problema di opportunità politica: “Mentre il consigliere Modonesi insieme ad altri che oggi siedono in assemblea amministrava Ferrara, il Comune ha elargito alla cooperativa della moglie oltre 1,2 milioni di euro per incarichi e contribuzioni di vario genere, con un conflitto di interessi e di opportunità più che evidente, del quale il Pd non ha mai fatto ammenda pubblica”.

La nota poi sostiene cose diverse da quanto emerso in dibattimento, ossia che “l’inchiesta sui verbali della cooperativa fallita con un buco da 700mila euro porta ora alla luce un sottobosco di interessi poco chiari che potrebbero aver influenzato anche la qualità dei servizi resi, e pagati con i contributi dei cittadini, in una logica di gestione degli incarichi addirittura familistica. Per questo, come consiglieri di maggioranza siamo intenzionati a intervenire a garanzia della credibilità del consiglio con tutti i mezzi in nostro possesso, che verranno definiti e comunicati nelle prossime ore”.

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