Cronaca
10 Settembre 2019
Un 23enne alla sbarra per la morte del giovane Nicola Coltelli avvenuta nel dicembre 2015 in via Vallelunga. Il 23 settembre la sentenza

Incidente mortale. Chiesto un anno e mezzo per il pedone

di Daniele Oppo | 2 min

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Un anno e sei mesi di reclusione, con il riconoscimento delle attenuanti generiche. È la pena che lunedì mattina la procura di Ferrara, tramite il vpo Alessandro Rossetti, ha chiesto a carico di T.B., giovane di 23 anni accusato di omicidio colposo per aver provocato la morte di Nicola Coltelli il 19 dicembre 2015, in un incidente stradale.

Per l’accusa T.B (insieme a un amico) stava camminando dentro la carreggiata in via Vallelunga, verso le 17,30, con il sole già calato, indossando abiti scuri e senza dispositivi in grado di segnalare la posizione in una strada non illuminata. Il giovane Coltelli, che quel giorno compiva 17 anni e viaggiava a bordo della sua moto da cross, lo colpì sul fianco sinistro, perdendo così il controllo del mezzo e finendo fatalmente contro il guardrail.

La dinamica del sinistro, anche per l’assenza di testimoni terzi, è stata di difficile ricostruzione e secondo la difesa – sostenuta dall’avvocato Massimo Cipolla – non è possibile stabilire con certezza che l’imputato camminasse all’interno della carreggiata. Di opinione opposta, oltre alla procura, anche la difesa di parte civile che ha chiesto anche la condanna al risarcimento del danno.

Per la procura, comunque, la velocità mantenuta da Coltelli, pur entro il limite dei 90 km/h – anche se di poco – non fu adeguata alle condizioni di tempo e di luogo, contando in particolare la scarsa visibilità.

Il giudice Vartan Giacomelli ha aggiornato l’udienza al 23 settembre per permettere all’avvocato Cipolla di concludere l’arringa e per la sentenza.

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