Codigoro
21 Dicembre 2018
L’unione Terre e Fiumi e l’Unione del Delta del Po hanno approvato la srtategia di sviluppo che porterà sui territori progetti per 10 milioni di euro

Copparese e Delta a braccetto per la Strategia Aree Interne, c’è la convenzione

di Redazione | 2 min

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di Giuseppe Malatesta

Codigoro. L’unione Terre e Fiumi e l’Unione del Delta del Po a braccetto per l’attuazione della strategia di Area Interna del Basso Ferrarase: dopo l’approvazione della stessa da parte dell’unione che tiene insieme Copparo e i neonati comuni di Tresignana e Riva del Po (Tresigallo, Formignana, Ro e Berra), la palla passa all’unione deltizia, che ha dato il via libera con il consiglio riunito a Codigoro.

In una seduta disertata quasi del tutto dall’opposizione, rappresentata solo dal consigliere codigorese Claudio Dolcetti (M5S) il piano di rilancio dell’area sostenuto da circa 10 milioni di euro di fondi statali e regionali ha convinto la maggioranza, compatta sull’unanimità. Astenuto Dolcetti, che si riserva in attesa di conoscere più nel dettaglio i progetti previsti: “Ben vengano, in ogni caso, le risorse”.

“Speriamo che siano disponibili il prima possibile” aggiunge la presidente dell’Unione Alice Zanardi. “Direi che abbiamo fatto un ottimo lavoro, questa fase preparatoria è durata parecchio (due anni, ndr) ma ci siamo. Ci sarà ancora occasione di entrare nel merito delle progettazioni attese, dopo l’incontro del mese scorso a Canneviè ne è già previsto un altro presso la sede dell’istituto superiore ‘Guido Monaco’ di Codigoro, struttura interessata proprio da uno dei progetti previsti per un importo di circa 1,3 milioni di euro”.

A illustrare ulteriori specifiche è Stefano Farina, referente tecnico della Strategia e dipendente dell’Unione Terre e Fiumi. È lui a spiegare che i tempo di attuazioni, seppur lunghi, sono in linea con la media nazionale di altre aree interne e che le risorse entreranno nella disponibilità dei territori non appena sarà reso operativo l’accordo di programma quadro (con enti locali ed altri soggetti pubblici e privati, finalizzato alla definizione di un programma esecutivo.

Nei fatti, la convenzione tra le due Unioni avrà l’effetto di legarle anche in una condivisione di servizi conferiti al loro interno: oltre alle funzioni preesistenti di catasto e protezione civile, il nuovo accordo accoglie anche la funzione dell’ufficio di coordinamento (composto dal personale delle due Unioni che curerà l’attuazione della convenzione) e il tavolo di programmazione strategica.

Quest’ultimo rappresenta, spiega Farina, “la vera innovazione: può apparire un organismo fumoso, ma non lo è, in quanto coinvolgerà le comunità interessate in tavoli permanenti di confronto che ci consentiranno di individuare problematiche e loro soluzioni, sinergie da mettere in campo, e progetti in tema di turismo, ambiente, trasporti, istruzione e quant’altro. Un modo – conclude Farina – per far sì che la programmazione possa ottenere risultati sul lungo periodo e andare oltre un piano triennale di opere”.

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