La filiale di Migliaro con la vecchia insegna Carife

Fiscaglia. C’è anche la filiale Bper di Migliaro tra quelle che abbasseranno le serrande dalla prossima primavera, vittima di un piano di riorganizzazione che, pur promettendo zero ripercussioni sul personale, porterà alla chiusura di undici filiali tra Ferrara e la sua provincia.

Nella maggior parte dei casi, gli uffici interessati sono quelli di frazioni anche popolose, o di ex Comuni come nel caso della località fiscagliese di Migliaro, ad oggi abitata da duemila anime. Se la chiusura sarà confermata, l’utenza farà riferimento alla filiale di Migliarino, a 5 km di distanza.

Una soluzione che il vicesindaco di Fiscaglia, Fabio Tosi, scongiurerà fino all’ultimo. “Solo qualche giorno fa – ricorda – feci un appello attraverso la stampa a Bper per reintrodurre, dopo alcuni anni di tentativi verbali, il fondamentale sportello bancomat a Migliaro. Lo stesso che non fu più ripristinato a seguito di una rapina con scasso avvenuta nel 2014. Tutto questo creò un notevole disagio alla popolazione, tra l’altro già giustamente spazientita dalla precedente riduzione oraria del servizio a sportello”.

“Si parla tanto di territorio, di unioni che farebbero la forza e poi si apprendono tali decisioni dai giornali, peraltro applaudite a più livelli politici. Siamo di fronte a dei tagli al futuro del nostro territorio, che per rimanere vivo dovrebbe poter contare proprio su servizi di base come questo.

Tosi si appella a Bper, chiedendo un tavolo di confronto con l’amministrazione comunale di Fiscaglia, “per cercare quantomeno la possibilità di attivare il servizio bancomat, utilizzatissimo da tutte quelle persone, anche anziane, che non fanno uso dell’home banking. Nel caso non sia possibile avere un dialogo concreto, costruttivo e che possa dare risposte su questo tema, scenderò in prima linea con i tanti cittadini che mi hanno già sollecitato per trovare una soluzione, sfruttando ogni mezzo democratico possibile. Sono già pronti – chiude il vicesindaco – moduli per la raccolta firme e campagne online di sostegno alla causa, oltre a una bozza di calendario con iniziative pubbliche utili a coinvolgere il maggior numero di persone”.