di Elena Coatti
“Una candidatura forte e credibile quella di Fabio Anselmo”. Per Elly Schlein non c’è dubbio, dopo cinque anni di amministrazione di destra, il candidato sindaco “può ridare speranza a Ferrara e farla tornare una città aperta e attrattiva”. Con la segretaria del Partito Democratico anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, sul palco allestito nei Giardini di via Panetti alla Coop Castello, per sostenere la candidatura di Anselmo. È Mascia Morsucci (Pd) a ricordare che questo spazio non è stato scelto a caso, perché è uno dei quartieri operai di Ferrara, e dove una folla gremita (più di 800 persone) li ha accolti con grande entusiasmo.
“Fabio è una persona che ha sempre fatto le battaglie giuste, a fianco delle persone” continua Schlein. E Anselmo, con una certa emozione, non manca di salutare dal palco Patrizia Moretti, la madre di Federico Aldrovandi. “Il primo nome che voglio fare questa sera è quello di Matteo Falcinelli (lo studente italiano immobilizzato con violenza dalla polizia di Miami). La vittima di queste brutalità è un cittadino italiano e richiede tutela come quella di Luca Ventre, come quella di Ilaria Salis. Alla brutalità si risponde con la giustizia”. E sulla giovane ragazza morta in Gad racconta: “Una donna nigeriana, che si è recata oggi nella nostra nuova sede elettorale, mi ha confessato che la droga non è più fuori ma dentro il grattacielo”.
“Ferrara sta morendo” dice Anselmo rivolgendosi a Bonaccini. “Ci sono tanti homeless abbandonati a loro stessi, ci sono troppi giovani che scappano da questa città, la nostra Università è svalorizzata. Stefano, indipendentemente da chi sarà sindaco, dacci una mano”. Rivolge la solidarietà anche ai sindacati che stanno combattendo la vertenza con Hera e ricorda che Ferrara è ai vertici della classifica per quanto riguarda gli infortuni mortali sul lavoro, “la sesta in Italia e la prima della Regione, ma qui pensiamo solo ai concerti”.