Spal
25 Settembre 2018
Statistiche e curiosità dei biancazzurri, dopo la quinta giornata di campionato

Spal, sette le sconfitte con tre o più gol di scarto nell’era Semplici

di Redazione | 3 min

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Davanti ad una cornice di pubblico meravigliosa, nonostante il meteo ed un campionato di grande sofferenza, i biancoazzurri battono il Pineto trovando la terza gioia consecutiva e soprattutto la salvezza aritmetica.

Spal, c’è il Pineto tra i biancazzurri e la salvezza

Chiudere il discorso salvezza, con un occhio puntato anche ai risultati delle altre. Nella gara di oggi contro il Pineto, l’ultima di campionato al “Mazza”, la Spal vuole chiudere bene la stagione davanti al proprio pubblico prima della trasferta di Olbia: la vittoria contro gli abruzzesi garantirebbe agli estensi la salvezza matematica

(foto di Alessandro Castaldi)

di Davide Soattin

Passivo pesante. Sabato sera da dimenticare per la Spal, sconfitta sonoramente per 3 a 0 dalla Fiorentina di Pioli. Un risultato tondo, una batosta difficile da mandare giù, vuoi perché in questo avvio di campionato i biancazzurri avevano abituato bene il popolo spallino, vuoi perché di sconfitte così roboanti, in quasi quattro anni di gestione Semplici, se ne sono viste ben poche. Tant’è che un passivo penalizzante con tre o più gol di scarto in una gara ufficiale, da quando il tecnico toscano siede sulla panchina della Spal, lo si ha avuto solamente in sei occasioni, sette se si conta quella del Franchi appena messa in archivio. Sotto la guida di mister Leo infatti, nel campionato di Lega Pro 2015-2016, la prima rovinosa caduta risale al 13 marzo 2016 quando, tra le mura amiche del Mazza, la Maceratese si impose per 1 a 4. Successivamente, cinque mesi più tardi, arrivò il 5 a 1 rimediato contro il Cagliari dell’ex Borriello in Coppa Italia, preludio di una stagione trionfale che culminò nel ritorno in massima serie. Ed è proprio sui campi della Serie A che per Antenucci e compagni la situazione si è fatta più delicata e difficile, come dimostrato dalle partite contro Juventus (25 ottobre 2017), Lazio (6 gennaio 2018), Milan (10 febbraio 2018) e Roma (21 aprile 2018) terminate rispettivamente 4-1, 2-5, 0-4 e 0-3.

Uno sguardo al passato, per capire il presente. La Spal targata 2018-2019 contro quella 2017-2018. Uno sguardo al passato per comprendere quanto di buono è stato fatto dai ragazzi di Semplici in queste prime cinque giornate, nonostante la pesante sconfitta di Firenze. Lo scorso anno infatti, in questo preciso momento del campionato, i biancazzurri avevano appena quattro punti in classifica, in virtù del pareggio esterno con la Lazio, della vittoria interna con l’Udinese e delle tre sconfitte consecutive contro Inter, Cagliari e Milan. Certo, rispetto alla stagione in corso, il coefficiente di difficoltà delle sfide era molto più alto e i nove punti attuali sarebbero stati raggiunti solamente con l’Atalanta alla dodicesima giornata d’andata. Sul versante differenza reti invece, tornando sempre alla situazione dopo cinque partite, la Spal del passato biennio aveva totalizzato tre gol fatti e otto subiti, per un passivo di meno cinque che è tutt’altra musica rispetto allo zero che si ottiene oggi sottraendo le quattro reti messe a segno a quelle realizzate dagli avversari.

Aggressività in campo. Dopo cinque giornate di campionato, secondo quanto riportato dalle statistiche calcolate dal sito Whoscored.it, la Spal risulta essere terza come aggressività e cattiveria messe in campo. A dimostrarlo sono i quattordici cartellini gialli che le permettono di stare alle spalle di Bologna (undici gialli e due espulsi) e Sassuolo (dodici gialli e un espulso). A livello individuale, lo spallino Felipe è stato il più ‘cattivo’ tra i ferraresi, con ben tre gialli rimediati e ancora in possesso di due bonus prima di incappare nella squalifica per una giornata.

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