di Giuseppe Malatesta

Jolanda di Savoia. È nuovamente rischio commissariamento per il Comune di Elisa Trombin, dopo una nuova diffida prefettizia che mette in guardia l’amministrazione sulla mancata deliberazione in merito alla salvaguardia degli equilibri di bilancio.

Trattasi di una mancanza equiparabile a tutti gli effetti a una mancata approvazione del bilancio di previsione, problema per la quale il Comune stesso era stato diffidato ad aprile scorso. Per mettere a riparo l’ente da commissariamento e sanzioni ancora in agguato manca dunque un ulteriore tassello, nello specifico una deliberazione che per legge deve essere adottata almeno una volta l’anno entro il 31 luglio.

Verificata la non adozione lo scorso 9 agosto, il prefetto ha emesso quindi formale diffida, notificata in questi giorni ai consiglieri comunali e al presidente del consiglio (e sindaco) Elisa Trombin, assegnando un termine non superiore a venti giorni per l’approvazione del documento contabile in questione.

Decorso tale termine e senza ulteriore preavviso, il prefetto si sostituirà, “mediante apposito commissario, all’amministrazione inadempiente, avviando la procedura di scioglimento del consiglio”. Particolare importanza assume in tutto ciò l’operazione di notifica del provvedimento ai singoli consiglieri comunali, in quanto il termine previsto di 20 giorni decorrerà a partire dalla data dell’ultima notificazione. Proprio per questo il prefetto ha specificato il compito della segretaria comunale di dare tempestiva comunicazione della “sollecita notifica” alla Prefettura provinciale.

Per il Comune di Jolanda di Savoia, caratterizzato da una tormentata gestione contabile che ha attirato negli ultimi tempi l’attenzione degli organi di controllo – tanto da farne (citando il sindaco Trombin) “il Comune più controllato d’Italia” –, trattasi della terza diffida prefettizia negli ultimi cinque mesi: la prima ad aprile bacchettava l’ente per la mancata approvazione nei tempi del bilancio di previsione 2018-2020, la seconda un mese dopo per la mancata approvazione del rendiconto di gestione (consuntivo) dell’anno 2017.