Politica
1 Giugno 2018
Il gazebo è regolare. La residente era una delle più accanite sostenitrici di 'Naomo', salvo poi pentirsi. Ora il consigliere Cavicchi si trova in un evidente imbarazzo politico

Furbetti nelle case Acer. La Lega chiede ispezioni su ex iscritta, ma ora dovrebbe pretendere sanzioni per il suo segretario

di Marco Zavagli | 3 min

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Lodi e Cavicchi davanti alla palazzina Acer

Non c’è nessun abuso, il gazebo finito nel mirino della Lega di Ferrara è anzi uno dei pochi ad aver ottenuto regolare autorizzazione da parte dell’Acer.

Ora Giovanni Cavicchi, consigliere comunale del Carroccio, si troverà in un certo imbarazzo. Al Comune aveva chiesto di “verificare il pedissequo rispetto della normativa vigente” in tema di alloggi popolari, in quanto “patrimonio pubblico”, e di “applicare eventuali sanzioni”.

Ma l’appartamento individuato mediante fotografia aerea è perfettamente in regola. “Si tratta di una installazione autorizzata da Acer il 12 giugno 2017”, come gli ha risposto in forma scritta l’assessore di riferimento Chiara Sapigni. E questo lo si apprende grazie a “circa 500 interventi di verifica effettuati, nel corso del 2017, dall’agente accertatore di Acer”.

E proprio da queste verifiche si scopre invece chenon essere in regola è il segretario comunale della Lega, Nicola Lodi. I controlli dell’agente accertatore infatti, scriveva Acer alcuni giorni fa, “hanno appurato che Lodi aveva svolto dei lavori non autorizzati nell’abitazione, come il rifacimento totale della pavimentazione e la posa di rivestimenti in ceramica su alcune pareti. Oltre a questo, Acer ha rilevato anche l’installazione non autorizzata di un’antenna parabolica e due condizionatori”.

Trattamento analogo ha avuto anche la verifica relativa alla composizione del nucleo familiare e alle dichiarazione Ise prodotte negli ultimi anni, “da cui sono emersi aspetti da sanare, per i quali ribadiamo di essere ancora in attesa di alcuni documenti, per completare l’istruttoria”.

Insomma, qualcosa di più di un semplice gazebo, gazebo tra l’altro più che regolare. A rigor di logica ora Cavicchi dovrebbe chiedere al Comune, e per suo tramite ad Acer, di sanzionare il proprio segretario comunale.

Difficile però immaginare un politico che chieda di punire un esponente del suo stesso partito. Eppure, altra sorpresa di questa storia dei ‘furbetti’ nelle case Acer, l’interpellanza si riferiva a un alloggio dove risiede proprio una iscritta della Lega. Anzi, una ex iscritta, dal momento che quest’anno non ha voluto rinnovare la tessera, “semplicemente perché non mi sento più rappresentata”. Si chiama Elga Massarenti, e fino a poco tempo fa era una delle più accanite sostenitrici di Nicola “Naomo” Lodi.

Nicola era informato su tutto quel che riguardava la situazione – racconta la diretta interessata a Estense.com -. Ci trovavamo in riunioni condominiali prima delle assemblee uscite anche sulla stampa, e sia alla riunione dove si è deciso di fare la raccolta firme che all’assemblea di Acer lui era presenteSapeva anche che erano state accettate le nostre richieste”.

Forse allora non c’è stata comunicazione tra segretario e consigliere della Lega prima dell’interpellanza? “Non credo: anche Cavicchi era informato. Era venuto anche lui il giorno che c’era anche la stampa. Ho anche le foto di Naomo e Cavicchi sotto casa mia”.

Ma allora perché proprio il suo e solo il suo? “È strano sì, bastava fare una panoramica dove si vedevano tutti i sei palazzi e vedere che ce ne sono altri, tra l’altro di modelli diversi da quello autorizzato, e chiedere se tutti erano in regola; di fatto hanno chiesto solo di controllare il mio che, sfortunatamente per loro, è l’unico in regola”.

Forse Lodi non sapeva dove si trovava il suo gazebo? “Nicola è stato a casa mia lo conosceva bene, sotto quel gazebo avevo fatto anche qualche striscione per le manifestazioni. Tutti gli inquilini dei 76 alloggi possono confermare che ci trovavamo qui dalla nostra scala con Nicola, prima di andare all’assemblea di Acer”.

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