di Giuseppe Malatesta
Lagosanto. “È alquanto singolare che i sindacati si meraviglino, che vogliano creare la suggestione di una frattura tra le parti e inneggino al confronto nelle sedi opportune nel ruolo di grillo parlante”. I sindaci del Delta replicano a Cgil Cisl e Uil in merito alla querelle sulla riduzione dei posti letto dell’ospedale di Lagosanto durante la stagione estiva.
Una querelle partita da un ‘pacifico’ appello. Mittenti i sindaci di Codigoro, Lagosanto, Mesola, Goro, Comacchio e Fiscaglia, destinataria l’Azienda Usl ferrarese: “Non si chiudano posti letto con la scusa delle ferie estive” dicevano in una lettera congiunta. “Ma i sindaci dov’erano?” si sono chieste le sigle sindacali, richiamando la loro responsabilità in tema sanitario. “Prima c’è l’indirizzo politico, che solo dopo deve tradursi in scelte organizzative che competono alle aziende sanitarie”.
Ebbene, “un appello, quale atto democratico e civile per porre l’attenzione su un tema, di solito arriva dopo diverse richieste poste nelle sedi opportune, politicamente a parer nostro sottovalutate” replicano ora i sindaci. “Tutto abbiamo fatto tranne che rimanere alla finestra”, con “l’obiettivo principale del benessere dei nostri cittadini”.
“L’appello non è per l’immagine, come viene sottolineato, ma per rivendicare i diritti alle cure. Quando si parla di sanità, come per tanti altri temi, non dovrebbero esistere territori di sei A e territori di serie B. La sinergia tra i punti sanitari della provincia – scrivono i sindaci – è indispensabile, ma è anche vero che ogni territorio ha delle peculiarità che andrebbero rispettate, quanto meno tenute in considerazione”.
Il riferimento è alla “delicata gestione della variazione dei flussi legati al turismo balneare della costa”. Un problema? “Sì, lo è. Lo stiamo dicendo da anni. È possibile insieme trovare una soluzione? La riduzione dei posti letto a seguito delle ferie del personale, non è una soluzione”.
“Chi è responsabile dell’organizzazione sanitaria in provincia – si chiedono infine i sindaci – ha la volontà di far funzionare la sinergia di sistema garantendo una programmazione in regime ordinario e straordinario, coniugata alle diversità o peculiarità delle comunità stesse? Questa è la grande sfida che ci accomuna tutti: sindaci, direttori generali e organizzazioni sindacali”.
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