Goro. Si è spento sabato scorso all’età di 84 uno dei violini più celebri dello scenario musicale italiano. Se n’è andato Gigino Maestri e “con profondo dolore e grande stima – commenta la sindaca gorese Marika Bugnoli -, l’Amministrazione Comunale di Goro piange la scomparsa di uno dei suoi figli più celebri, il cui talento ha oltrepassato i confini nazionali per toccare i cuori di ascoltatori di tutto il mondo”.
Nato a Goro il 10 marzo 1940, Maestri ha portato la sua musica sulle scene internazionali, diventando un membro delle più grandi orchestre sinfoniche.
Dopo aver completato i suoi studi al conservatorio di Parma, Maestri ha dedicato la sua vita alla musica, incidendo pezzi che hanno risonato nelle sale da concerto di tutto il mondo. “Oltre a essere un eccellente violinista – aggiunge la nota del Comune -, è stato anche un ambasciatore della nostra cultura, dimostrando come la passione e la dedizione possano portare alla realizzazione dei propri sogni”.
Una delle memorie per la comunità di Goro è rappresentata da una foto scattata agli inizi degli anni ’60 da Adelmo Bellotti, che ritrae Gigino mentre suona il violino davanti a un microfono. In quella serata, la sua musica veniva diffusa dagli altoparlanti posti sul balcone dell’allora Casa del Popolo, oggi trasformata in biblioteca, allietando i cittadini raccolti in piazza Cesare Battisti durante una festa dell’Unità.
Nel 1960 vinse l’ambito “Premio Paganini”. “All’epoca della mia partecipazione avevo 20 anni – ricordava qualche anno fa l’artista – e ricordo l’emozione e la gioia per avere conseguito un premio e anche per aver ricevuto i complimenti di grandi violinisti come Szigeti, De Vito e altri ancora. Grazie a quel prestigioso riconoscimento sono stato invitato quello stesso anno negli Usa per una lunga tournée ed ho iniziato così una carriera che mi ha dato grandi soddisfazioni”.
“La scomparsa di Gigino – riprende Bugnoli – lascia un vuoto incolmabile nella nostra comunità e nel mondo della musica. Con orgoglio e gratitudine, celebriamo la sua vita e il suo lascito, ricordando le sue performance che hanno elevato lo spirito e il nome di Goro nel mondo”.
“Oggi – conclude la sindaca -, mentre esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia, vogliamo anche celebrare la sua vita e il suo contributo indimenticabile alla musica. Ciao Gigino, la tua musica e il tuo spirito vivranno per sempre”.
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