Cento
20 Marzo 2018
Obiettivo Cento critica l'entrata nel 'partito dei sindaci'. E Contri chiede il coraggio di "suonare alla porta della Fondazione Caricento"

Savignac: “Toselli getti la maschera sulla candidatura in Regione”

di Redazione | 3 min

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Cento. “Delusione nei confronti del sindaco che da tempo non ha più interesse nella nostra città”.  L’entrata di Fabrizio Toselli nel neonato ‘partito dei sindaci’ di Pizzarotti non piace a Obiettivo Cento che già criticava l’operato del primo cittadino “assente perennemente sul territorio, in ufficio e in alcuni casi perfino in consiglio comunale”.

Georges Savignac pretende che “Toselli getti la maschera e che dica ufficialmente se vuole candidarsi o meno alla Regione, lasciando Cento ancor peggio di come l’ha trovata”. Questo perché “se le forze politiche devono prepararsi a nuove elezioni, perlomeno abbia la dignità di farlo sapere per tempo, dando modo anche alla sua stessa maggioranza di fare i conti con la mancanza di coerenza di questo sindaco”.

Le critiche si estendono anche ai consiglieri di maggioranza che “non possono tacere su tutto e sostenere un sindaco che sta mostrando tutto il suo disinteresse. Teniamo che il capogruppo Mark Alberghini taccia nella vana speranza di essere nominato assessore; cosa che ormai palesemente non succederà. Inoltre ci chiediamo se il resto dei consiglieri che chiudono gli occhi non abbiano un pizzico di amor proprio nel mettere la faccia per questa amministrazione che sta fallendo su tutti i punti del programma per cui erano stati votati”.

Il quadro dipinto da Savignac sulla situazione centese è infatti desolante: “Svenduto la cassa di risparmio, bloccati i progetti in partenza e lasciato alla deriva quelli già iniziati. Città come già detto da molti lasciata al degrado urbano con rifiuti che fanno da padrone sulle strade e nessuna progettualità per uscire da questo scempio. Le Pascoli che marciscono, negozi che chiudono e un centro storico ormai meno allegro di un camposanto”.

Un ulteriore attacco viene Diego Contri (FI) che replica alle ultime dichiarazioni del sindaco sul caso Caricento. “Non si può non obiettare all’affermazione del Temporeggiatore da Burana quando dice che non mancano i momenti di confronto – ironizza il forzista -. Quando ha deciso di riorganizzare i comprensivi scolastici con chi ha parlato? La risposta è con nessuno infatti appena ha tentato di imporre il suo progetto ha dovuto fare una veloce retromarcia. Quando ha redatto il piano per il rifacimento di via Guercino con chi si è confrontato? La risposta è la stessa, infatti è stato obbligato a cambiare idea quando i commercianti sono venuti a conoscenza del calendario dei lavori subito bocciato. Quando è stato pensato il nuovo sistema di raccolta rifiuti quanti centesi hanno espresso un loro pensiero? La risposta rimane la stessa, infatti le consulte lo hanno rispedito al mittente. Quando prometteva nomine in Cmv servizi a destre e a manca, chi della maggioranza era stato interpellato? Nessuno, infatti ha dovuto rimangiarsi la parola creando non pochi malcontenti”,

“Un sindaco indeciso che tentenna perde di credibilità sia nei confronti delle Istituzioni sia dei cittadini – commenta Contri -. Chi vive Cento da sempre si può immaginare un sindaco come l’avv. Benazzi o Cantori o Albertini che invita la Fondazione Caricento e questa non si presenta all’appuntamento?”.

“Ora però siamo ad un bivio – avverte Contri -, nei prossimi giorni ci sarà un incontro del Consiglio Comunale con tutti i rappresentanti del mondo economico e sociale di Cento al fine di valutare assieme i pro e i contro della vendita della banca che da 160 anni contribuisce allo sviluppo del nostro territorio. Se da questo incontro emergesse che non c’è condivisione tra il pensiero dei rappresentati delle forze economico sociali e la posizione della Fondazione, il sindaco avrà il coraggio di andare a suonare alla porta della Fondazione, con la speranza che gli aprano, per convincerla a un confronto, così che la decisione di pochi in un senso possa diventare una decisione di molti in un senso o nell’altro?”.

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