Fabrizio Toselli e Diego Contri
Cento. “Dire ora “l’avevo detto” come fa George Savignac è una consolazione da poco, ma chi come me conosceva da anni il Temporeggiatore non poteva aspettarsi un comportamento diverso. Il leader di Obbiettivo Cento ha giustamente amplificato il malumore che, chi vive a Cento e non a Burana, manifesta da mesi, scoperchiando solo la pentola del sistema Toselli”.
Così Diego Contri, coordinatore FI, interviene sulla discesa in campo di Savignac contro Toselli per poi lanciarsi in una teoria criminologica perché “Cento ormai vive come James Q. Wilson e George L. Kelling spiegano nella teoria delle finestre rotte”.
“Una finestra rotta potrebbe generare fenomeni di emulazione, portando qualcun altro a rompere un lampione o un idrante, dando così inizio a una spirale di degrado urbano e sociale – spiega Contri -. I beni incustoditi diventano bersaglio di gente in cerca di svago o di bottino e anche di persone che normalmente non si sognerebbero di fare cose del genere e che probabilmente si considerano ligi alla legge.
Così, secondo il forzista, “trovare sacchetti di pattume ovunque o campane del vetro stracolme porta anche un cittadino perbene a comportarsi malamente dando anche spazio ad atti di vandalismo mai così ripetuti come oggi. Dove arretra la civiltà avanza l’ignoranza”.
Contri si lancia poi in una serie di accuse contro l’amministrazione Toselli: “La tanto annunciata riqualificazione del pavè del centro città è scandalosa, dove c’era una buca prima c’è una buca adesso, possibile che l’amministrazione non veda e non intervenga. Toselli non riesce neanche a mettere qualche cestino sotto i portici per non parlare di qualche semplice arredo urbano che basterebbe per abbellire i nostri portici e incentivare quel commercio di vicinato che purtroppo sta morendo, se non fosse per qualche eroico commerciante che continua ad alzare la saracinesca abbandonato dall’amministrazione che pensa solo di danneggiarlo con parcheggi a pagamento”.
“La cecità del Temporeggiatore da Burana è accompagnata dal mutismo – rincara la dose il forzista -. Come può non prendere una posizione quando vede la Partecipanza Agraria commissariata, la Caricento svenduta a Sondrio, il Patrimonio Studi che non ha più un vero scopo se non quello di offrirgli qualche sedia da riempire e stipendio da promettere, come ha fatto con Clara dando il posto alla Luppino. Questo momento storico, non regala nulla, polarizza il sistema, esalta le ‘lepri’ e umilia le ‘tartarughe’, purtroppo questa amministrazione con questo modo di fare ci sta umiliando. Speriamo che dal rimpasto tanto annunciato si riesca a trovare un po’ di slancio – chiosa Contri -, l’unico problema è chi ha il coraggio di dire agli assessori bocciati dallo stesso Toselli di farsi da parte, tutti sappiamo chi sono tranne loro, come tutti sapevamo i nomi dei consiglieri di Cmv servizi tranne Savignac”.
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