Codigoro
26 Settembre 2017
Dibattito infuocato a poche ore dal consiglio comunale. "Zanardi non tema la nostra legittima richiesta di dimissioni"

Psi Codigoro, “dal Pd solo ridicole farneticazioni”

di Redazione | 2 min

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Codigoro. “Ridicole farneticazioni intrise di manie persecutorie e complottistiche per tentare di giustificare l’estromissione del vicesindaco”. A poche ore dal primo consiglio comunale con la nuova ‘maggioranza minorata’ il dibattito tra Pd e Psi è più infuocato che mai. Quello riportato in apertura è solo l’incipit della replica dalla segreteria locale del Psi ad un comunicato ‘stampa’ che il Pd codigorese ha riservato ieri alle testate care al circolo.

Tra le così definite “farneticazioni”, varie considerazioni sulla campagna elettorale della primavera 2016, periodo in cui l’ex vicesindaco Marco Finotti avrebbe covato rancore per la mancata candidatura a sindaco, mantenendo poi in giunta un atteggiamento avverso all’eletta Alice Zanardi e tentando a più riprese di delegittimare il suo ruolo.

“Come ben sa la sindaca, non abbiamo mai messo in discussione la sua candidatura, per la lealtà che abbiamo sempre dimostrato nelle nostre alleanze e perché Finotti non ha mai avuto intenzione di proporsi come candidato alternativo. Se così non fosse stato avremmo chiesto senza problemi le primarie nella coalizione”.

E risale allo stesso periodo “il clima non propriamente sereno creato ad hoc, durante una campagna elettorale guidata non dal candidato sindaco come dovrebbe essere, ma da un’altra regia, tesa piuttosto a mettere in ombra i candidati socialisti Finotti e Francesco Fabbri, che alla sindaca hanno portato parecchi consensi”.

Decisa la revoca del vice, per mantenere in piedi la coalizione, il Pd ha nelle scorse settimane richiesto ai socialisti una rosa di nomi tra cui scegliere il sostituto, senza ottenerla. “Mai si scambia la dignità delle persone con le poltrone, comportamento legato a schemi superati che probabilmente appartengono proprio al Pd e non certo a noi”.

“Per noi la questione è chiusa – conclude il Psi -. Ora Zanardi non dovrebbe temere la nostra legittima (e a questo punto rinnovata, ndr) richiesta di dimissioni, una richiesta supportata dai dati e non da complotti. Né dovrebbe temere il ripresentarsi agli elettori, se fosse certa di godere di un ampio consenso”.

Nel frattempo, si puntualizza, “i consiglieri svolgeranno il loro ruolo all’opposizione”. A partire dal consiglio comunale in programma questa sera.

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