Attualità
13 Maggio 2017
La quarta elementare di Finale Emilia incontra Joy e il piccolo Michael per una donazione in presenza del vescovo

I bambini raccolgono doni per il ‘figlio delle barricate’

di Redazione | 2 min

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di Cecilia Gallotta

Hanno rivisto un piccolo Gesù nella storia di Joy Andrew e del piccolo Michael i bambini della 4D della scuola elementare Castelfranchi di Finale Emilia: gli alunni, su idea di un loro compagno mosso dalla compassione, hanno infatti messo da parte due mesi di paga da donare alla donna respinta a Gorino, con le famigerate barricate di dicembre, che di lì a poco avrebbe dato alla luce il suo Michael.

Oltre ai 180 euro (questa la cifra raccolta dai bambini), con l’aiuto delle insegnanti hanno pensato anche a dei veri e propri doni da consegnare a Joy, fra i quali un vestitino per il bimbo, tre libri illustrati, un rosario, un braccialetto, un’icona da viaggio e un beauty “perché anche la mamma ha bisogno di coccolarsi un po’”.

Non sono mancati i doni per il ‘padrone di casa’ monsignor Luigi Negri, che ha “volentieri ospitato la bellezza dei vostri sentimenti, assieme a coloro che vi hanno guidato per metterli a frutto. Tutti all’inizio abbiamo buoni sentimenti ed intenzioni – prosegue il vescovo uscente – ma perché maturino e diventino frutto ci vuole qualcuno che ti guidi”.

Joy, unica incinta delle 12 donne sbarcate a Gorino dalla Nigeria, vive attualmente sotto la responsabilità di Sanowar, accompagnatrice e traduttrice durante l’incontro, presso l’associazione Viale K, dove assieme ad altre 10 donne (di cui 3 con figli) porta avanti diverse attività come la scuola in italiano, per un totale di 10 ore settimanali, e un corso di cucina. Presente nella sede arcivescovile anche la presidente del Sav, il quale gestirà la donazione per conto della mamma.

“Il rapporto con Joy all’inizio non è stato facile – racconta l’arcivescovo ai bambini – perché ci sono state tante intrusioni di interessi. Ma se questa esperienza crescerà dentro di voi, diventerete degli adulti migliori di quelli che conducono questa realtà”.

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