Politica
18 Gennaio 2017
I militanti di estrema destra: "Pur di difendersi ci negano l'agibilità politica"

Casa Pound contro Pd e alleati: “Tocchiamo un tasto dolente”

di Redazione | 2 min

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L’appello di condanna sottoscritto dalle ‘realtà democratiche’ ferraresi contro Casa Pound dimostra che è stato toccato un tasto dolente. La vedono così gli stessi militanti del movimento di estrema destra che rispondono “all’attacco del Pd e suoi alleati” con uno striscione a carattere cubitali su “PD-Camelot: la COOPpia più bella”.

“Abbiamo ritenuto opportuno – afferma il movimento in una nota – ribadire al Pd ed ai suoi affini quali sindacati, Anpi, cooperative ed altri il concetto che grazie agli ultimi eventi ha avuto l’ennesima conferma, ovvero che esiste un sistema che specula sull’accoglienza dei finti profughi a discapito degli italiani in difficoltà e della sicurezza dei ferraresi, alcuni ghettizzati nei quartieri in cui abitano”.

“La veemente reazione del sindaco Tagliani – scrivono i militanti – pronto a dare solidarietà a Camelot insieme al segretario Pd Vitellio (che non è nemmeno ferrarese) il quale ha da subito auspicato l’intervento della magistratura dimostra ancora una volta che il tasto dolente è stato toccato, un vero nervo scoperto, verso il quale pur di difendersi si usano i soliti luoghi comuni sulla legittimità del nostro movimento ed il proposito di negargli agibilità politica, proprio perché sia la democrazia sia il pensiero devono essere a senso unico, come accade nel nostro Paese da tempo”.

“Il problema per questi signori – conclude la nota – non sarebbero dunque gli illeciti, lo spaccio ed i soprusi che i cittadini subiscono ogni giorno, ma un blitz con maschere, a loro detta un atto vile da condannare, ma in realtà un gesto che ha dimostrato come la gente comune sia dalla nostra parte perché la strada intrapresa è quella giusta e su quella proseguiremo ad oltranza”.

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