Politica
16 Maggio 2016
Francesca Cavicchi, fuori dal partito da due anni fa, critica il nuovo corso su sicurezza e immigrazione

L’ex consigliere del Carroccio: “Questa Lega è xenofoba”

di Marco Zavagli | 4 min

Leggi anche

Ferrara Futura per “eliminare i populismi”

“Per una città che sappia guardare lontano”, questo lo slogan della lista civica Ferrara Futura del candidato sindaco Daniele Botti, che spicca in mezzo alle bancarelle di cibo della tradizione ferrarese in un fucsia sgargiante. A raccogliere le firme e spiegare ai passanti il programma elettorale i candidati della lista e Botti in compagnia del deputato di Italia Viva Luigi Marattin

Maggi cammina con Susanna Messaggio

Diversi ferraresi si sono uniti al gruppo della lista civica “Ferrara al Centro – Andrea Maggi con Alan Fabbri Sindaco” alla "Camminata del Benessere" sulle Mura guidati dall'assessore Andrea Maggi con la madrina Susanna Messaggio

2170fbd7-d7af-4ad3-ac09-bfabfe1677b1“La politica contro i problemi dell’immigrazione non deve essere una dichiarazione di guerra”. Francesca Cavicchi, avvocato, è stata consigliere comunale per la Lega Nord a Ferrara nella passata legislatura. Era stata eletta insieme a suo padre, Giovanni, ancora oggi sugli scranni dell’opposizione in municipio, camicia verde dal 1992, che ha ricoperto numerose cariche, oltre a quella di segretario provinciale, nel partito di Salvini. Ma lei da quasi due anni non è più iscritta al partito. E gli avvenimenti di questi giorni confortano la sua scelta.

“Il partito è cambiato tantissimo e mi dispiace per quei militanti di buona volontà che ho conosciuto in tanti anni. La Lega a Ferrara oggi sta assumendo dei toni magari non razzisti, comunque xenofobi. E poi al suo interno non c’è dialogo, non ci si può confrontare, visto che è ormai un partito unipersonale dove Alan Fabbri riveste le cariche di capogruppo in Regione, segretario provinciale in provincia di Ferrara e presidente del consiglio a Bondeno. E i toni che sento e leggo in questi giorni non mi piacciono”.

Sa che verrà fortemente criticata dai suoi ex compagni di partito per quello che sta dicendo.

“Allora me ne andai senza sollevare polveroni. Io ero e rimango per il confronto. Purché costruttivo. Per questo mi chiedo che senso abbia attaccare il Palaspecchi solamente per fare polemica, visto che io e mio padre nel 2011 abbiamo votato in consiglio comunale a favore della proposta di riqualificazione. Oggi la Lega lo vuole demolire, senza dire però che è una proprietà privata. C’è sicuramente un problema di degrado che va risolto, perché la gente si trova i propri immobili svalutati. E’ anche una zona di delinquenza, ma servono proposte serie e fattibili”.

L’attenzione ora è concentrata in zona Gad.

“Partiamo da un postulato: le paure ci sono e sono vere. Esiste una situazione di degrado che i residenti stanno denunciando da tempo. Se la Lega è l’unico partito che li ascolta, allora mi dispiace che i residenti si mettano in mano ad alcune persone che non ritengo validi interlocutori”.

A chi si riferisce?

“Beh, quando c’ero io non si sentiva nemmeno nominare Nicola Lodi. Mi chiedo chi sia, da dove venga fuori. Io non lo conosco. Se era nel partito quando c’ero io allora non si è mai visto né sentito. Con il ‘metodo Naomo’ (Naomo è il soprannome di Lodi, ndr), la Lega non sta esprimendo la possibilità di offrire veramente un valido interlocutore per i cittadini. Non so quanto Lodi rappresenti la Lega e quanto invece il malcontento della gente. Certamente lo sfrutta e lo cavalca. Ma non basta evitare le risposte e limitarsi agli slogan del ‘via a calci nel culo’”.

C’è chi accusa la Lega ferrarese di fomentare una deriva razzista, come nel caso ormai famosa dell’altalena in piazzetta Toti.

“Ho letto l’intervista dove emerge che la signora non voleva i negri spacciatori sull’altalena”, definendoli “animali”. Io non sono d’accordo con quelle parole. Condivido l’idea di fare delle immagini per documentare lo spaccio, ma se una ragazza di vent’anni sta solo seduta su un’altalena allora non vedo perché farle una foto. È chiaro però che c’è un forte problema di immigrazione in determinate zone. Mi ricordo che nel giugno 2015 stavo facendo vedere l’acquedotto a un amico portoghese, ero in auto e mi hanno affiancato tre ragazzi di colore in bici che mi han chiesto se volevo del fumo, mi sono spaventata e sono scappata. È una situazione che dobbiamo risolvere ma, ripeto, non credo che Lodi sia la persona giusta. Come non lo è nemmeno il sindaco. Io c’ero quando in consiglio comunale venne tirata fuori la questione della percezione soggettiva. Questa gente non ha mai riconosciuto davvero il problema. Ecco perché al momento, da un lato e dall’altro, non ci sono persone in grado di venirne a capo”.

Lei soluzioni ne avrebbe?

“Francamente non so quali possano essere le soluzioni se a livello nazionale continuiamo a fare entrare migliaia di persone senza avere gli strumenti o la volontà di governare questi flussi. Io tutte le settimane, come avvocato, difendo un irregolare sul nostro territorio. Quando non hanno un lavoro o lavorano in nero o spacciano o rubano”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com