di Camilla Mondini
“Per una città che sappia guardare lontano”, questo lo slogan della lista civica Ferrara Futura del candidato sindaco Daniele Botti, che spicca in mezzo alle bancarelle di cibo della tradizione ferrarese in un fucsia sgargiante. A raccogliere le firme e spiegare ai passanti il programma elettorale i candidati della lista e Botti in compagnia del deputato di Italia Viva Luigi Marattin.
L’obiettivo della lista? Eliminare i populismi, come spiega l’On. Marattin: “Lo scopo è semplice: anche a Ferrara, come nel resto d’Italia vogliamo che i cittadini non siano costretti a scegliere tra due populismi, il populismo di destra e quello di sinistra che qua a Ferrara prendono la forma di un’amministrazione comunale che è stata populista per cinque anni e ha governato senza nessuna visione e prospettiva”.
Dall’altra parte “un populismo legal-sindacale con la testa perennemente rivolta all’indietro, quello del Pd, di Anselmo e dei Cinque Stelle. Noi vogliamo dare un’altra opzione, l’opzione di un ragazzo di 29 anni, imprenditore che si è fatto da solo e che fa la sua avventura civica piena di speranze a cui noi di Italia viva abbiamo dato pieno supporto candidando le nostre persone. Circa metà della lista è fatta da candidati di Italia Viva e lo facciamo con pieno appoggio perché neanche a Ferrara è stato scritto nella Bibbia che bisogna scegliere tra due populismi ma esiste anche una terza via”.
Daniele Botti, giovane imprenditore di 29 anni che sogna “una Ferrara diversa, proiettata appunto verso il futuro. Un futuro che ha come obiettivo il supporto alla famiglia, l’inclusione dei giovani, l’incentivo agli imprenditori e al lavoro, la sanità e quello di rendere Ferrara una smart city”.
“Stiamo ricevendo un importante ritorno da parte di tutte le persone che stanno continuando ad avvicinarci e i sondaggi indicano una crescita molto importante – assicura Botti -. Abbiamo la possibilità di concretizzare nelle prossime elezioni ciò che abbiamo fatto fino ad ora, rimaniamo solidi sui temi che portiamo, non ci interessa la rissa politica che invece contraddistingue la destra e la sinistra della nostra città. Con coerenza continuiamo per la nostra strada unicamente con il simbolo di Ferrara Futura, testimonianza di un vero civismo, sono molto entusiasta e convinto della strada che ho intrapreso per il bene della nostra città”.
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