Cronaca
26 Novembre 2014
Teatro, arti figurative e danza per dire no alla violenza contro le donne

Una giornata che non dovrebbe esistere

di Redazione | 3 min

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Il 25 novembre è stata dichiarata dall’Onu nel 1999 la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e oggi il calendario di iniziative promosso per questa ricorrenza da istituzioni e associazioni sul territorio ferrarese ha raggiunto il clou.

L’Udi di Ferrara ha voluto realizzare anche nella nostra città l’installazione divenuta oramai il simbolo di questa giornata e così per tutta la giornata ogni gradino dello scalone di accesso al municipio è stato occupato da un paio di scarpe rosse simbolo di una “marcia muta continua e straziante”.

Dopo lo spettacolo “ML…io non ho paura”, che si è svolto ieri mattina nella Sala estense per gli studenti di alcuni istituti superiori ferraresi, nel pomeriggio ha aperto nel Salone d’Onore del Palazzo Municipale la mostra “Mozzafiato. Storie di ordinaria violenza”, visitabile fino al 6 dicembre dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.

Realizzata nell’ambito del progetto “Violenza di genere e rete locale” – promosso dal Comune di Ferrara in collaborazione con Centro Donna Giustizia, Movimento Nonviolento e Centro di Ascolto per uomini Maltrattanti – “Mozzafiato” è una mostra collettiva di una ventina di opere fra fotografie, acquerelli e olii su tela, di alcuni artisti ferraresi il cui allestimento è curato dalla Galleria del Carbone. Fra gli artisti esposti: Sima Shafti, Luca Zarattini, Alessandro Passerini e Laura Shlumper. I suoi acquerelli a china sono “i fogli di un diario interno – ci ha spiegato l’artista – non scrivendo ma disegnando ho descritto il mio percorso emotivo: è un dialogo interno senza la parola”.

La ricorrenza è stata poi ricordata dall’assessore alle pari opportunità Annalisa Felletti durante la seduta del consiglio comunale, sottolineando la scelta dell’amministrazione ferrarese di aderire alla campagna “Noi no”. “Il calendario quest’anno è stato particolarmente ricco, eventi e iniziative sono in corso da settimane. Tutte le riflessioni si sono concentrate sulla prevenzione, che necessariamente si gioca in gran parte in campo maschile”, ha detto l’assessore Felletti, specificando che “non ci si deve limitare a un giorno, questa riflessione dovrebbe essere affrontata quotidianamente”. E alla domanda su quali siano le azioni che l’amministrazione intende portare avanti su questo fronte, l’assessore risponde che “continueremo con il sostegno ai due centri cittadini, il Centro donne e giustizia e il Centro di ascolto per uomini maltrattanti, inoltre realizzeremo momenti educativi e di approfondimento nelle scuole perché la prevenzione parte anche da qui”. A margine del consiglio comunale anche l’assessore alla cultura Massimo Maisto ha visitato la mostra: “credo che sia giusto e importante che le istituzioni facciano informazione e sensibilizzazione su questi temi usando diversi linguaggi”.

Infine la danza, con un flash mob organizzato dalla coreografa Caterina Tavolini in diversi punti del centro a partire dalle 18: la galleria Matteotti, il Listone, la libreria Ibs, il sagrato davanti al duomo e piazza Savonarola. “Vorrei che non esistesse questa giornata”, ha confessato l’artista: con sei movimenti lenti e muti, immersi nella frenesia della vita quotidiana lei insieme a un gruppo di donne di diverse età hanno voluto dare la loro “testimonianza per sensibilizzare e far riflettere sulla necessità di un cambiamento culturale”, perché in futuro non ci sia più bisogno di una giornata contro la violenza sulle donne.

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