Dopo la dichiarazione del fallimento della Spal 1907 e l’automatica trasmissione alla procura l’ipotesi di reato che vedeva coinvolto l’ex presidente Cesare Butelli per appropriazione indebita si tramuterà in quella di bancarotta fraudolenta per distrazione.

Se oltre a Butelli ci siano altri indagati non è dato sapere, anche se dalla procura di Ferrara, in riferimento alla notizia di altre sette persone indagate, giunge una secca smentita. La magistratura da quanto si apprende deve ancora esaminare i nuovi ‘risvolti’ che il fallimento comporterà per la posizione dell’imprenditore lucchese a livello penale, ma al momento – quantomeno fino a ieri sera – “nessun atto gli è stato notificato”, come conferma l’avvocato di Butelli, Paolo Cattani del foro di Lucca.

“Siamo ovviamente al corrente dell’indagine per appropriazione indebita – precisa il legale – ed è evidente che in seguito alla sentenza del tribunale civile di Ferrara, alla quale tra l’altro faremo opposizione presso la Corte di Appello di Bologna, ci sarebbe stata la modifica del capo di imputazione. Ma altro non sappiamo”.

L’indagine per appropriazione indebita è relativa ai mancati introiti per almeno due milioni di euro dall’operazione fotovoltaico: quei soldi derivanti dall’operazione del parco costruito a Casaglia sarebbero stati fatti confluire nella disponibilità del presidente anziché nelle casse societarie.

Stesso discorso vale per i legali di quanti hanno seguito l’affare fotovoltaico al fianco di Butelli: nessuno ha notizia di avvisi di garanzia. Smentite temporanee che vanno di pari passo con quanto rimbalza da via Mentessi: dal tribunale non è ancora giunto nulla.