Cronaca
10 Agosto 2013
La conferma: il cantiere non esiste. Risolto problema dell’alienazione. Dubbi sulle autorizzazioni

Spazio Grisù finisce in consiglio

di Marco Zavagli | 4 min

Leggi anche

Vandali e furti. “Frazioni abbandonate da ipocrita propaganda”

Così Fabio Anselmo, candidato sindaco per il centrosinistra alle comunali dell'8 e 9 giugno, ha commentato la scelta dei cittadini di Aguscello, incontrati ieri (28 aprile) insieme a quelli di Cona, di organizzarsi in un comitato per cercare di porre freno all'ondata di furti che ha colpito il territorio

Acqua: Ferrara con la spesa media fra le più alte in regione

Ferrara è il capoluogo di provincia della regione con maggiori dispersioni nella rete idrica (40,2%) e con una spesa media per la bolletta dell'acqua fra le più alte per una famiglia, cioè di 587 euro rispetto alla media regionale di 517 euro (la media nazionale è pari a 478 euro), meno cara solo rispetto a Rimini (606 euro)

Foto scattate giovedì 8 agosto all'interno dell'ex caserma

Foto scattate giovedì 8 agosto all’interno dell’ex caserma

L’ex caserma dei vigili del fuoco di via Poledrelli non sarà alienata. È la prima importante rassicurazione che arriva dalla Provincia, che per bocca della sua presidente Marcella Zappaterra fa alcune precisazioni dopo il nostro articolo (riportate integralmente nello spazio lettere, leggi) in merito allo Spazio Grisù: “la Provincia toglierà l’immobile dal piano delle alienazioni, “blinderemo” l’immobile perché nessuno possa venderlo in futuro predisponendo ovviamente i necessari strumenti per il controllo sulla gestione dello stesso”.

La Zappaterra entra anche nel merito della destinazione d’uso dello stabile (fino al 2004 occupato dai VVF), annunciando che “è stato inserito nel programma speciale d’area del centro storico di Ferrara e la variante che ne è seguita ha tolto il vincolo di struttura annonaria, in sostanza sono consentiti molteplici usi che non siano solo servizi pubblici al punto che l’attuale uso sarebbe assolutamente compatibile con lo strumento urbanistico comunale vigente”. Eppure il testo della delibera della giunta provinciale (198/65367) del 28 agosto del 2012 con cui si concede il comodato d’uso, all’art. 3, poneva in capo al comodatario (quindi l’associazione) “l’eventuale cambio di destinazione urbanistica” (art. 3).

Ma andiamo oltre. La presidente assicura che all’interno dello Spazio Grisù “non vige il far west”: “come ente proprietario controlliamo però che tutti operino nel rispetto delle norme e delle procedure”. Da fonti vicine alla presidenza l’ultimo sopralluogo è stato effettuato “una settimana, dieci giorni fa”. Al momento però, quantomeno in occasione delle nostre visite, non ci sono cartelli che indichino divieto di accesso all’ex caserma e i cancelli erano sbarrati e incustoditi.

Sempre la presidente chiarisce a uso dei commentatori dello spazio forum che “dai sopralluoghi effettuati fino ad ora non risulta che si siano effettuati lavori veri e propri con aumento di volumi, ma solo interventi che in gergo tecnico vengono definiti ad “edilizia libera” e pertanto non necessitano di Dia, Scia, permessi di agibilità e per i lavori che dovranno essere fatti prossimamente le aziende stesse certamente si attiveranno per fare le necessarie richieste nel rispetto delle normative come fanno tutte le aziende che operano fuori da quel grisu2contesto che non rappresenta affatto una zona franca rispetto alle leggi vigenti”. Insomma, la conferma di quanto scritto da Estense.com (vai all’articolo): non esiste ancora un cantiere e la ristrutturazione dell’immobile deve ancora partire. E un’ulteriore conferma riguardo ai dubbi sull’apertura definitiva, data per il 5 ottobre (vai all’articolo). I tempi tecnici lo rendono impossibile.

Al momento sono in corso da parte delle imprese assegnatarie lavori che le stesse definiscono in vari modi. C’è chi, come Federica, con l’ufficio al primo piano, insieme la suo socio ha pulito, imbiancato e montato una porta, poco lontano c’è un bagno esistente al quale è stata riallacciata l’acqua ed è stato pulito, a breve un elettricista ci farà l’impianto elettrico con relativo certificato”. Il tutto per meno di 100 euro. Altri, come Listone Mag, immaginano di ristrutturare e rendere agibile il proprio spazio con 4mila euro. Altri ancora, come Stefania, sostengono che “c’è già chi ci lavora dentro”. Un aspetto delicato a questo punto è la sicurezza di queste persone che lavorano o fanno opere di manutenzione ordinaria all’interno, specialmente al primo piano, dove si trovano calcinacci, vetri rotti, ambienti poco salubri et similia. Sul punto ci rassicura il presidente Fabrizio Caselli: in caso di infortuni l’associazione ha già stipulato una assicurazione”.

Alle precisazioni della Zappaterra mancano infine i chiarimenti sulle autorizzazioni per le manifestazioni del 21 dicembre e del 21 marzo, quando, per stessa ammissione degli organizzatori, arrivarono in via Poledrelli 100 e 500 persone. Sul punto è stata protocollata dal consigliere comunale Francesco Rendine una interpellanza nella quale si chiede al sindaco Tagliani di “sollecitare il rispetto delle normative vigenti” e a “garantire la sicurezza dei cittadini che accedono sia alle parti comuni sia alle attività insediate nell’area in esame”.

Foto tratta dal profilo facebook di Spazio Grisù. Impalacature fuori e una escavatrice all'interno

Foto tratta dal profilo facebook di Spazio Grisù (risalente presumibilmente a marzo). Impalcature fuori e una escavatrice all’interno

Il consigliere di Fli fa notare infatti che “presso il comune di Ferrara non si è reperita quella documentazione tecnica che la legge prevede sia allegata alle richieste che l’organizzatore deve presentare all’amministrazione quando si utilizzano spazi con presenza rilevante di pubblico” e ricorda che “per l’agibilità di luoghi con manifestazione inferiore o pari a 200 persone è necessario presentare” una serie di documenti.

Vale a dire “una relazione tecnica-descrittiva, firmata da tecnico abilitato, attestante la rispondenza del locale/luogo e degli impianti alle regole tecniche stabilite con decreto del Ministro dell’Interno del 19 Agosto 1996; planimetria con individuazione delle installazioni (posti a sedere, palco, stands, vie d’esodo numero idranti o estintori di capacità adeguata a protezione di aree ed impianti a rischio specifico, ecc.); collaudo e corretto montaggio delle strutture installate e conformità degli impianti elettrici firmati da tecnico abilitato; dichiarazione attestante che il locale/luogo di pubblico spettacolo presenta una capienza inferiore o pari a 200 persone; copia Scia al comando provinciale dei Vigili del Fuoco se l’affollamento è superiore a 100 persone”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com