Lettere al Direttore
10 Agosto 2013

Alcune precisazioni su Grisù

di Redazione | 2 min

Alcune precisazioni su Grisù:

1) l’immobile è di proprietà della Provincia, ma in gestione all’associazione Grisù che seleziona le aziende e tiene con loro i contatti.

2) si sono però gia tenute frequenti riunioni con tutti gli interessanti nelle quali è stato esplicitato che non solo la Provincia non intende più vendere e quindi toglierà l’immobile dal piano delle alienazioni, ma che è in fase di studio uno strumento giuridico che consenta di vincolare l’immobile a quella finalità a prescindere dalle persone (un altro presidente  potrebbe rivedere la scelta) e dall’abolizione o meno dell’ente (se il comune entrasse in possesso dell’immobile in sostituzione della Provincia potrebbe disporne diversamente). In sostanza “blinderemo” l’immobile perché nessuno possa venderlo in futuro predisponendo ovviamente i necessari strumenti per il controllo sulla gestione dello stesso. Il dibattito che qui si sta svolgendo è ormai da tempo superato e quindi poco costruttivo, il contratto di comodato d’uso precario era lo strumento che consentiva di partire in fretta (senza aspettare i tempi burocratici di altri istituti) e di gestire la provvisorietà della fase di avvio.

2) come ente proprietario controlliamo però che tutti operino nel rispetto delle norme e delle procedure, dentro Grisù non c’è il Far West.

3) dai sopralluoghi effettuati fino ad ora non risulta che si siano effettuati lavori veri e propri con aumento di volumi, ma solo interventi che in gergo tecnico vengono definiti ad “edilizia libera” e pertanto non necessitano di Dia, Scia, permessi di agibilità e per i lavori che dovranno essere fatti prossimamente le aziende stesse certamente si attiveranno per fare le necessarie richieste nel rispetto delle normative come fanno tutte le aziende che operano fuori da quel contesto che non rappresenta affatto una zona franca rispetto alle leggi vigenti.

4) aggiungo poi per pura informazione che  la ex caserma dei Vigili del Fuoco è stata inserita nel programma speciale d’area del centro storico di Ferrara e la variante che ne è seguita ha tolto il vincolo di struttura annonaria, in sostanza sono consentiti molteplici usi che non siano solo servizi pubblici al punto che l’attuale uso sarebbe assolutamente compatibile con lo strumento urbanistico comunale vigente. Lo dico semplicemente perché ad un approccio superficiale è facile che venga il dubbio che in una ex caserma si possano svolgere quelle attività, ma è bene che tutti sappiano che sono attività perfettamente coerenti e compatibili con gli strumenti urbanistici comunali.

Marcella Zappaterra, presidente della Provincia di Ferrara

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