Cronaca
19 Giugno 2013
Madre e compagno erano imputati di maltrattamenti su bimba di 9 anni

Percosse e offese alla figlia, assolti

di Marco Zavagli | 2 min

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admin-ajax.phpSi è risolto con una doppia assoluzione il processo che vedeva alla sbarra una madre e il suo compagno per maltrattamenti sulla figlia di nove anni. Tutto risale agli anni tra il 2003 e il 2006. Una storia che racconta di percosse, offese e umiliazioni subite da una adolescente, e che si snoda tra Milano, città di origine della ragazza, e il Basso ferrarese, dove i tre si trasferirono durante quel triennio (vai all’articolo).

A far partire l’inchiesta, nel maggio del 2006, fu un’insegnante della scuola media milanese frequentata dalla piccola, insospettita da tempo dallo scarso andamento scolastico e dal comportamento fin troppo timido e riservato dell’alunna. I timori dell’insegnate presero forma di certezza una mattina in cui, entrando in classe, vide che la ragazzina si copriva vistosamente una parte del volto con la mano. La professoressa affrontò la situazione direttamente, chiedendo all’alunna cosa fosse successo e scoprendo i lividi sul viso e sul polso che la minore cercava di nascondere. Immediatamente venne radunato il corpo insegnanti per discutere della cosa e stendere una relazione su quanto scoperto.

I maltrattamenti, dirà in seguita la bambina, erano motivati dal fatto che la giovane era vista come “troppo grassa” da madre e patrigno. Tanto da ordinarle di dimagrire e da impedirle di uscire di casa e frequentare gli amici. Fino alle percosse e ai lividi sulla pelle della giovane, che mostrò all’insegnante un forchettone di legno spezzato a metà e rattoppato con lo scotch con cui – raccontò – sarebbe stata malmenata. Questa vicenda si concluse nel 2009, quando Anna andò a vivere con il padre.

In tribunale però non sono emerse prove inconfutabili a carico dei due imputati, e il giudice Luca Marini si è espresso per l’assoluzione.

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