Ha rischiato grosso ma dopo una giornata passata a trattenere il respiro è arrivato il lieto fine. Era stato arrestato all’alba di ieri dalla squadra mobile di Padova che stava indagando su un vasto giro di droghe sintetiche che dall’Olanda arrivavano in Italia attraverso acquisti su un sito on line.
Nell’ambito dell’indagine coordinata dal pm Benedetto Roberti della procura veneta, erano finite in manette otto persone, altre venti sono state denunciate e sono finite sotto sequestro ingenti quantità di droghe di recente catalogazione, l’MMC, il sempre più diffuso mefedrone (Fefè o Federica nel gergo dei locali notturni), che ormai nel mondo dei giovani consumatori ha soppiantato l’ecstasy.
Gli indizi raccolti dalla polizia hanno portato a rintracciare un traffico di queste droghe che venivano vendute on line e provenivano dall’Olanda. I clienti si connettevano a un sito on line (ora chiuso) per comprare le proprie dosi che ricevevano poi via posta.
Proprio attraverso una di queste spedizioni è arrivato all’occhio degli inquirenti il nome del ferrarese, un artigiano di 37 anni. Il corriere intercettato aveva come riferimento per la consegna un nome, un indirizzo e un numero di cellulare. Quest’ultimo rimandava al ferrarese. E a casa sua si sono presentati così gli uomini della Mobile per eseguire l’ordinanza di custodia cautelare per detenzione di stupefacenti. L’ordinativo che si ipotizzava fosse destinato a lui era di un etto di droga sintetica. Il ferrarese ha subito protestato la propria innocenza e ha chiamato il suo difensore di fiducia. A Padova, in questura, è arrivato così l’avvocato Antonio Boldrini, che ha cercato di ricapitolare la situazione. Dai successivi, e tempestivi, controlli è emerso che la scheda “galeotta” era stata consegnata per non ben identificati motivi a un conoscente del 37enne. Quel conoscente, evidentemente, era l’autore dell’ordinazione e il vero destinatario. L’uomo è stato scarcerato dopo poche ore.
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