Cronaca
30 Ottobre 2012
Cosenza Sport spiega i retroscena sull'allontanamento di chi investigava sull'omicidio Bergamini

L’ombra della ‘Ndrangheta nel trasferimento del Gruppo Zeta

di Marco Zavagli | 2 min

Leggi anche

“Per il lavoro* ci metto la firma”, la campagna referendaria della Cgil

È iniziata dal 25 aprile la campagna referendaria della Cgil per alzare l’attenzione in merito a quattro quesiti che, attraverso la raccolta firme, la Confederazione Generale Italiana del Lavoro intende proporre per tutelare i lavoratori. L’asterisco accanto a “lavoro*” nello slogan della campagna racchiude in sé quattro punti: stabile, dignitoso, tutelato e sicuro

Arrivarono al Big Town con droga e soldi nell’auto

Droga e soldi. È quanto i carabinieri avevano trovato, lo scorso 1° settembre, all'interno della Bmw nera con cui il 42enne Davide Buzzi e il 21enne Lorenzo Piccinini, entrambi senza patente di guida, erano arrivati davanti al bar Big Town di via Bologna con l'intento di chiedere il pizzo a Mauro Di Gaetano, proprietario del locale, prima che quest'ultimo, insieme al padre Giuseppe Di Gaetano, reagisse violentemente alla loro minaccia, uccidendo il primo e ferendo gravemente il secondo

La Curva Ovest si schiera contro la candidatura dell’ex capo della Mobile

Il nome all'indice è quello di Pietro Scroccarello, ex capo della Squadra mobile ed ex vicequestore di Ferrara, inserito nella lista della Lega. La Ovest non teme “in alcun modo di essere strumentalizzata” ma ha deciso che “non possiamo tacere sulla candidatura depositata nei giorni scorsi con la lista della Lega a Ferrara”

Elezioni. Enrico Bassi: “Copparo riparta da Berco e agricoltura”

È con lo slogan ‘’Riparti Copparo’’ che si è presentata, venerdì sera 17 maggio, in Piazza della Libertà, a Copparo, la coalizione di centrosinistra sostenuta da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e lista civica Rinascita. Un gruppo composto da 16 candidati aventi un unico obiettivo: “Vicino alle persone’’. E, attorno a loro, oltre 300 persone

Intrighi, soffiate e faide interne. Il tutto all’ombra della ‘Ndrangheta. C’è di tutto in questa “storia squallida”, come la definisce Gabriele Carchidi, giornalista del settimanale Cosenza Sport che svela i possibili retroscena che potrebbero aver portato al trasferito dal Gruppo Zeta.

Il Gruppo Zeta è la task force dei carabinieri che stava indagando sull’omicidio di Donato “Denis” Bergamini, il ‘calciatore suicidato’. L’atleta nato a Boccaleone di Argenta nel ’62 venne trovato morto il 18 novembre 1989 sulla statale Jonica nei pressi di Roseto Capo Spulico in provincia di Cosenza.

Sul caso del trasferimento del gruppo investigativo aveva depositato di recente una interpellanza il deputato ferrarese Alessandro Bratti (vai all’articolo), definendo il caso “oggettivamente anomalo” e chiedendo se questi carabinieri “nel corso dei mesi in cui sono stati impegnati nell’attività, abbiano ricevuto il necessario sostegno dalla loro gerarchia o se, diversamente, la loro opera investigativa sia stata in qualche modo contrastata o resa disagevole”.

Ora, secondo il settimanale Cosenza Sport, la risposta arriverebbe da una denuncia che i carabinieri Redavid, Citino, Lupo e Greco, i componenti del Gruppo Zeta – e con loro gli investigatori Giordano, Marano e Scorzo -, avrebbero fatto nei confronti di un loro collega, che ritenevano colluso con la ‘ndrangheta, e i loro superiori che – sempre secondo la ricostruzione di Carchidi – lo coprivano.

Il collega, secondo il Gruppo Zeta, avrebbe avvertito la famiglia di un latitante che la loro casa era sotto controllo, fornendo anche la mappa per bonificare gli ambienti dalle microspie. Il maresciallo spia viene intercettato dal Gruppo Zeta, che avverte i superiori. Siamo a maggio 2011.

Il 13 giugno 2011 i carabinieri che avevano trascritto le intercettazioni completano una nuova annotazione di polizia giudiziaria. Due settimane dopo arriva l’ordine di trasferimento.

Quanto alla “talpa”, Cosenza Sport fa sapere che continua la sua attività come nulla fosse. Non è stato insomma toccato da alcuna indagine di approfondimento. La storia però non finisce qui e promette di avere riverberi giudiziari. Gli uomini del Gruppo Zeta infatti, assistiti dai propri avvocati, hanno deciso di ricorrere in Cassazione.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com