Diffamazione nel caso Willy Branchi. Condannato un pescatore di Goro
Enea Turolla dovrà pagare 900 euro di multa per aver diffamato Vladimiro Turola durante il servizio de Le Iene. L'avvocato Longobucco non ci sta: "Faremo appello"
Goro. Arriva una condanna per Enea Turolla, il pescatore di Goro, accusato di diffamazione nei confronti di Vladimiro Turola, dopo un’intervista rilasciata a Le Iene nel luglio 2018 sull’omicidio di Willy Branchi, il 18enne ucciso in circostanze mai chiarite il 30 settembre 1988 a Goro.
La pista su cui stavano indagando Le Iene, a quel tempo, era quella della droga, seguendo una tesi per cui la morte di Willy sarebbe stata legata al fatto che fosse il galoppino di un grosso spacciatore della zona.
In quella circostanza, durante la chiacchierata con il programma di Italia 1, Turolla pronunciò una frase riferendosi a Turola – “la droga a Goro l’ha portata lui” – che il diretto interessato – assistito dall’avvocato Laura Biolcati – ritenne essere diffamante, dopo averla sentita nella puntata del 5 marzo 2019.
Dopo aver sentito in aula, nell’udienza dello scorso 13 marzo, Antonino Monteleone e Riccardo Spagnoli, i due giornalisti del programma Mediaset, ieri (lunedì 22 maggio) il tribunale ha condannato l’uomo a pagare 900 euro di multa
“Non condividiamo la sentenza – ha affermato l’avvocato Pasquale Longobucco, che difende Turolla – e lo diciamo ancora prima di leggerne le motivazioni. La diffamazione non c’è stata e non appena capiremo il perché di questa decisione faremo appello”.
Le motivazioni della sentenza sono attese entro 15 giorni.