Macachi, la Cassazione rigetta il ricorso sul sequestro
La Cassazione ha rigettato il ricorso della procura di Ferrara per il sequestro dei macachi che erano stati utilizzato dall'Università di Ferrara per sperimentazioni scientifiche
La Cassazione ha rigettato il ricorso della procura di Ferrara per il sequestro dei macachi che erano stati utilizzato dall'Università di Ferrara per sperimentazioni scientifiche
"I laureati Unife vantano risultati occupazionali superiori alla media italiana. A cinque anni dal conseguimento del titolo, l’occupazione dei laureati magistrali Unife raggiunge il 93%". A ricordarlo è il direttore generale dell'Università di Ferrara Marco Pisano ricordando come l'ateneo sia tra i protagonisti di Wow – Work on Work
Il Centro Nuoto Copparo non ha più una casa. Ieri pomeriggio, alle 16:10, i responsabili hanno ricevuto dal Comune – tramite pec ufficiale – la comunicazione che quella di ieri sarebbe stata l’ultima giornata di apertura del Centro Sportivo
Lo scorso 19 ottobre i carabinieri di Codigoro, al termine di una meticolosa e paziente indagine, hanno denunciato un 30enne, per aver truffato un'anziana sottraendole circa 1.000 euro
Una donna 40enne della provincia di Parma, mentre era ai lidi, è rimasta vittima di una sofisticata truffa online che rischiava di costarle migliaia di euro. Grazie all'intervento tempestivo dei carabinieri di Porto Garibaldi, però, gran parte della somma è stata recuperata
Era morta in casa, a 31 anni, uccisa da un proiettile in testa sparato per errore dal figlio di 8 anni.
Per l’assurda e drammatica fine di Rkia Hannaoui è stato condannato in primo grado a due anni e sei mesi omessa custodia di arma e concorso in omicidio colposo il vicino, proprietario della pistola. Come pena accessoria il gup del tribunale di Rovigo gli ha comminato una provvisionale di 100mila euro in favore della famiglia.
Rkia Hannaoui perde la vita il 28 marzo del 2023, mentre si trova all’interno della sua casa di Ariano Polesine, in via Fiume, a pochi passi dal Ferrarese. A chiamare i soccorsi sono i due figli di 8 e 11 anni. È il proprietario del casolare e vicino di casa (l’uomo che sarà condannato) ad accorgersi che perdeva sangue dalla testa.
L’uomo chiama i soccorsi e la donna, ancora viva, viene ricoverata in condizioni disperate all’ospedale del Delta di Lagosanto. È qui che i sanitari si accorgono che non si trattava di un incidente domestico, ma di qualcos’altro, avendo scoperto che la 31enne aveva un proiettile conficcato nella testa. Rkia morirà poco dopo.
La pistola viene ritrovata dagli inquirenti poche ore dopo, sotterrata nelle vicinanze del casolare dove si è consumata la tragedia.
Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Adria e della Stazione di Ariano Polesine, supportati da quelli del Nucleo Investigativo di Rovigo, portano a scoprire che a premere, involontariamente, il grilletto di una pistola calibro 22 è stato il figlio minore.
Il piccolo aveva recuperato l’arma dall’abitazione del vicino, prendendola da un cassetto. La detenzione di una pistola senza cautele ha motivato l’incriminazione per omessa custodia. L’esito fatale del ‘gioco’ quella per omicidio colposo.
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